Per il prossimo 27 novembre, infatti, è già fissata, davanti al gup di Milano Maria Vicidomini, l'udienza preliminare a carico di Berlusconi e di Aris Espinosa, Elisa Toti e Giovanna Rigato. Si tratta di un filone 'stralciò dell'inchiesta 'Ruby Ter' che era stato prima trasferito a Monza e Treviso e che, poi, per competenza territoriale è tornato a Milano nei mesi scorsi, dopo che sono emersi versamenti recenti dal leader di Forza Italia alle tre giovani. Al centro di questa tranche, chiusa a fine marzo scorso, ci sono versamenti fino all'ottobre 2016 per quasi 400 mila euro alle tre giovani in cambio, secondo l'accusa, del loro silenzio nei processi. Una presunta corruzione in atti giudiziari che sarebbe avvenuta a Milano e per questo la Procura ha chiesto e ottenuto la restituzione degli atti, prima trasmessi a Monza e Treviso. Inoltre, lo scorso 13 luglio il gup di Pescara per competenza territoriale ha trasmesso a Milano anche gli atti relativi alle posizioni di Berlusconi e di Miriam Loddo. I pm milanesi Tiziana Siciliano e Luca Gaglio hanno già chiesto il rinvio a giudizio anche per quest'altro filone e deve essere fissata l'udienza preliminare.
Stamani, alla ripresa del processo che deve ancora entrare nella fase delle questioni preliminari (sono parti civili Ambra Battilana, Chiara Danese e Imane Fadil e richiesta è stata avanzata anche dalla Presidenza del Consiglio), uno dei legali di Berlusconi, l'avvocato Federico Cecconi, ha chiesto per «ragioni di economia processuale» e visti i procedimenti pendenti in fase di udienza preliminare il «differimento» del processo «per la trattazione unitaria» di tutti i filoni in un unico dibattimento. Un'istanza simile, con una richiesta di rinvio di 6 mesi, era stata presentata davanti al collegio (presidente Orazio La Rocca) anche dai pm prima della pausa estiva. Oggi i giudici hanno aggiornato il processo a fine gennaio.
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