In Francia, come in Italia, le tecniche anti-infertilità sono attualmente riservate alle coppie eterosessuali. L'apertura a tutte le donne è una misura di «giustizia sociale», ha sottolineato il segretario di Stato, che aiuterà a porre fine a «una forma di discriminazione contro le donne lesbiche e non sposate» e a una «disuguaglianza» tra coloro che hanno i mezzi finanziari per ricorrere alla Pma all'estero e coloro che non li hanno. Il Comitato consultivo nazionale sulla bioetica si esprimerà a giugno dell'anno prossimo sulla nuova proposta, ma «la Francia è pronta», ha dichiarato il ministro della Sanità Agnès Buzyn.
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