Foligno, Quintana bene le taverne
e spunta i takeaway barocco

Foligno, Quintana bene le taverne e spunta i takeaway barocco
di Giovanni Camirri
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Martedì 12 Settembre 2017, 20:15
FOLIGNO - Sale l’attesa per la Giostra della Quintana de la Rivincita, in programma domenica 17 al Campo de li Giochi, ed è già tempo di bilanci per l’andamento delle taverne rionali. Ad aprire l’analisi è Francesco Felicioni, priore del rione Contrastanga. «Per l’edizione settembrina siamo partiti con piatti a base fissa e innovazioni stagionali in chiave barocca. Ciò che registriamo è che la gente, più che una cena completa, punta ad un pasto veloce, una sorta di takeaway secentesco. Si potrebbe pensare ad una doppia formula con taverna e chioschi». Di diversa opinione Stefano mattioli del Pugilli: «La taverna deve rimanere ancorata ai principi per cui è nata. Qui registriamo la presenza di famiglie che tornano anche più volte». Si consolidano le presenze all’Ammanniti, come spiega il priore Fabio Fiordiponti: «Nonostante la crisi ha colpito un po’ tutti non ci possiamo lamentare. La gente ci viene a trovare ed apprezza il nostro menu». Rivoluzionario come sempre il priore de La Mora, Alessio Albani: «La taverna deve essere complementare ai locali e alla Movida cittadina. Dobbiamo proporre spettacoli tutti le sere, alleggerire i menu e solo così potremo attrarre più persone puntando su tre punti: qualità degli ambienti, tradizione e alta qualità dei prodotti e delle materi prime». In linea con le presenze di giugno si continua a proporre la Taverna dello Spada, rione guidato da Alessio Castellano. L’arma vincente del Croce Bianca del priore Andrea Ponti è il mix tra tradizione e innovazione: «Diversificando l’offerta - dice - possiamo dare soddisfazione a più tipologie di gusto. Diversificando, quindi, diamo più scelte». Positive e in linea con l’anno passato le presenze al rione Cassero del priore Giorgio Recchioni: «Abbiamo introdotto - spiega - un paio di piatti nuovi mantenendo una larga base di tradizione e questo spinge la gente a continuare a venirci a trovare». «Le presenze qui da noi - sottolinea Marco Terzarete, priore del Giotti - sono in linea tanto con l’edizione di giugno quanto con quelle del 2016. E’ stato rivisitato il menu rendendolo maggiormente tradizionale». Bene con numeri in linea col passato anche per il rione Badia del priore Raoul Baldaccini. Il priore del rione Morlupo Elisabetta Maggi Leoncilli Massi è in silenzio stampa.
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