Irma fa 66 vittime, 28 solo negli Usa. Sei morti in una casa di riposo a Miami

Irma fa 66 vittime, 28 solo negli Usa. Sei morti in una casa di riposo a Miami
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Mercoledì 13 Settembre 2017, 16:51 - Ultimo aggiornamento: 14 Settembre, 11:25

Irma, spietata, continua a lasciare dietro di sé una scia di morte e dolore: sei persone hanno perso la vita in una casa di riposo nell'area di Miami che era rimasta senza elettricità in seguito al passaggio dell'uragano. Sei vittime che portano a 28 il numero delle vittime provocate dalla violenza di Irma negli Stati Uniti, almeno 38 nei Caraibi. Per un totale finora di almeno 66 morti.
 

 

Nella Florida martoriata domani ci sarà il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che, come ha confermato la Casa Bianca, visiterà la zona di Naples, nel sud-ovest. A dare la notizia della tragedia al Rehabilitation Center nelle Hollywod Hills è stato il sindaco della città, Barbara Sharief, che in un primo momento aveva parlato di cinque morti, bilancio poco dopo aggravatosi a sei. Tre anziani sono stati trovati morti nella struttura questa mattina, altri tre sono deceduti in ospedale, mentre il resto dei residenti della casa di riposo, che sono oltre 100, venivano evacuati, molti su sedie a rotelle, diversi su barelle, quasi tutti che necessitavano di assistenza. L'immagine della sofferenza e della violenza "cieca" dell'uragano.

Perchè ancora una volta si tratta di conseguenze dirette del passaggio di Irma in quanto, stando alle prime ricostruzioni, sarebbe stato il blackout prolungato che ha impedito di utilizzare i condizionatori per fronteggiare le temperature sopra i 30 gradi. Così soltanto in Florida il bilancio delle vittime di Irma sale ad almeno 18 vittime. Il capo della Polizia responsabile per la zona di Hollywood, Florida, Tom Sanchez, ha annunciato che l'edificio 'della mortè è stato transennato, sigillato ed è adesso oggetto di un'inchiesta penale, lanciata per fare luce sull'accaduto. E la paura monta per un 'effetto ritardatò della perturbazione ormai quasi insignificante dal punto di vista meteorologico ma che adesso costringe a fare i conti con debolezze e fragilità - sulle strade, negli edifici, delle infrastrutture - nel fare la conta dei danni.

Così, ancora a Miami, un complesso residenziale, il Coral Gables, è stato evacuato in quanto la prolungata assenza di elettricità elettrica rischia di trasformarlo in una "trappola mortale" per i residenti più anziani o più fragili. È infatti alta l'attenzione sulla vasta comunità di coloro che scelgono la Florida e il suo sole per trascorrere gli anni della loro 'pensionè e per cui l'impossibilità di utilizzare un'ascensore, per esempio, può diventare questione di vita o di morte. Pesa intanto il bilancio di almeno 38 morti nei Caraibi dove nelle valutazioni di alcuni è in corso una nuova emergenza umanitaria nelle zone più povere, come nella Repubblica Dominicana e ad Haiti dove si contano 34.000 persone sfollate e altre 17.000 che hanno bisogno di un riparo immediato nei distretti orientali dell'isola. È quanto rende noto Agire, network di nove ong italiane che si uniscono per rispondere insieme alle più gravi emergenze umanitarie. Il disastro, spiegano, ha rivelato la capacità distruttiva dei cambiamenti climatici e quanto i sistemi di allerta e le capacità di protezione facciano la differenza nella riduzione del numero di vittime.

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