Chikungunya, la paziente in cura: «Io, in casa da un mese ho sofferto dolori atroci»

Chikungunya, la paziente in cura: «Io, in casa da un mese ho sofferto dolori atroci»
di Laura Bogliolo e Ivo Iannozzi
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Venerdì 15 Settembre 2017, 08:47 - Ultimo aggiornamento: 20:04

«Ti dicono soltanto di stare al caldo e di prendere Tachipirina, i dolori articolari possono durare anche due mesi. Sembra paradossale, ma lunedì spero di avere la conferma di essere stata contagiata dalla Chikungunya, perché in queste settimane considerando i sintomi, ho pensato di avere le peggiori malattie. Insomma, sarebbe quasi un sollievo». Giulia (la chiameremo così) dal 18 agosto è chiusa in casa ad Anzio, la cittadina a 50 chilometri da Roma dove i casi di Chikungunya sono saliti a 20. Febbre alta, atroci dolori alle articolazioni, bolle sul volto e sul corpo, stanchezza. Lunedì scorso era tra i casi sospetti insieme ad altre 34 persone che hanno fatto il prelievo di sangue all'ospedale di Anzio.

Giulia, quando ha accusato i primi sintomi?
«Il 18 agosto, nei due giorni successivi ho avuto la febbre alta fino a 38 e mezzo. La prima notte è stata tremenda, avevo atroci dolori alle articolazioni».

Cosa ha pensato?
«Credevo di avere una brutta influenza estiva, anche se non avevo mai sofferto così tanto. Poi la febbre è passata e sono comparse bolle sulle gambe: intanto continuavo a sentirmi molto stanca. Ho pensato di avere malattie terribili, l'artrite reumatoide o anche peggio».

Cosa le diceva il suo medico?
«Si è spaventato perché non capiva cosa mi stesse succedendo, dopotutto ancora non si era saputo della diffusione del virus Chikungunya. Dalle analisi risultava che avevo la Ves alta, piastrine e globuli bianchi bassi. Ho pensato al peggio, anche perché intanto avevo altro sintomi».

Quali altri sintomi?
«Si sono gonfiati i linfonodi alla base del collo, ho temuto che fosse qualcosa di serio. Si sono sgonfiati soltanto alcuni giorni dopo, quando sono apparse altre bolle su tutto il corpo. Sono stata sottoposta a un esame ecografico che ha dato esito negativo».

Quando ha capito che poteva essere il virus Chikungunya?
«Quando a un mio vicino l'ospedale Spallanzani ha diagnosticato il virus: aveva i nostri stessi sintomi è stato lui ad avvertirci».

Quindi non è solo lei ad avere questi sintomi?
«No, nella nostra zona siamo in 13 e siamo stati tutti sottoposti ai test per sapere se siamo stati contagiati».

Dopo quasi un mese come sta?
«Oggi sto meglio, ma ieri ad esempio non riuscivo ad alzarmi dal letto. Un problema in più anche per il mio lavoro considerato che sono una libera professionista».

Come pensa sia nata la diffusione del virus vicino casa sua ad Anzio?
«I prati sono incolti, ci sono canali di scolo vicino alla strada provinciale Ardeatina. Provo rabbia contro l'amministrazione di Anzio: dovevano effettuare disinfestazioni prima, le hanno fatte solo recentemente, anche nella vasca della fontana in un giardino di un vicino».