La sonda Cassini si disintegra su Saturno: dopo 20 anni finisce la sua missione L'ultima foto

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Venerdì 15 Settembre 2017, 14:42 - Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 12:49
Chiude la missione da record di Cassini. La sonda Nasa-Esa-Asi ha compiuto il suo ultimo tuffo su Saturno, schiantandosi contro l'atmosfera del pianeta. A dare la conferma è il presidente dell'Asi Roberto Battiston, in collegamento dal Jpl della Nasa, a Pasadena, con la sede di Roma dell'Agenzia Spaziale Italiana. A fornire la stima di una storia durata 20 anni (la sonda partì da Cape Canaveral nel 1997) è stata oggi Barbara Negri, responsabile Asi dell'Esplorazione e dell'Osservazione Universo. Alla Nasa la missione è costata circa quattro miliardi di dollari, all'Asi e all'Esa circa 1-1,5 miliardi di euro. In tutto, considerato anche il cambio, si può stimare un costo di circa 5 miliardi di euro.




Da questo momento è definitivamente interrotta ogni comunicazione con il veicolo, ormai in balìa delle nubi e dei venti di Saturno, durante la sua discesa nell'atmosfera.  La sonda Cassini aveva iniziato la sua discesa nell'atmosfera di Saturno  verso le 13.55 ora italiana. In quel momento i suoi propulsori sono passati dal 10% al 100% della potenza e la sonda si è disintegrata dopo meno di un minuto bruciando a contatto con l'atmosfera, lasciando alle sue spalle una lunga scia luminosa simile a una stella cadente: 83 minuti dopo la Terra ha ricevuto il suo ultimo segnale. ù


«La missione Cassini è stata un grande successo», dice Roberto Battiston, presidente dell'Agenzia spaziale italiana  commentando l'evento con i giornalisti in collegamento telefonico da Pasadena in California. Battiston ha sottolineato l'importanza dell'apporto dell'Italia in termini di tecnologie: «L'antenna ad alto guadagno e la strumentazione di bordo sono ad esempio capolavori della tecnologia italiana». In termini di investimento l'Asi ha partecipato alla missione, costata negli anni '90 in tutto circa cinque miliardi di dollari, «con il 10% dell'investimento totale, l'Esa con il 13 per cento».
Quanto al valore attuale dell'investimento è difficile fare un calcolo visto che si tratta di cifre investite negli anni '90. Allora la Nasa partecipò con quattro miliardi di dollari, l'Esa con l'equivalente all'epoca di 370 miliardi di lire, l'Asi con 250 miliardi di lire. In tutto la missione è costata dunque 5 miliardi di dollari dell'epoca che andrebbero attualizzati ai valori di oggi.


Il successo della missione Cassini conclusasi oggi è lo specchio anche delle competenze dell''industria aerospaziale italiana perché "a 24 anni dalle prime pagine scritte dagli scienziati e dai tecnici industriali, la missione ha dimostrato di avere superato tutte le aspettative".

Non nasconde l'orgoglio il responsabile Ricerca, sviluppo della linea di business Spazio di Leonardo, Marco Molina, parlando con i giornalisti all'evento del tuffo finale di Cassini organizzato dall''Asi. Cassini, sottolinea Molina, ha vissuto ben più del previsto superando i sei anni di vita programmati e arrivando ben oltre il 2010, fino al 2017.

"I nostri strumenti -prosegue- sono in orbita dal 1997" e non si può nascondere la soddisfazione "perché la Nasa ha scelto Leonardo" per realizzare la bussola di Cassini, la Sru. Leonardo allora "superò una competizione fra le migliori aziende mondiali".

"Il Jpl si fidò delle nostre competenze e Sru ha garantito il puntamento della sonda sia su Saturno che verso la Terra" spiega l''esperto di Leonardo. Anche la telecamera Vims, aggiunge, "ci ha dato grandi risultati" ed è stato uno strumento "capostipite di una intera famiglia di tecnologie per strumenti scientifici per l''Osservazione della Terra".


 
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