Sono questi gli ingredienti del nuovo video degli Actual, gruppo di videomaker romani che sta ottenendo un crescente successo tra i giovanissimi, della Capitale e non solo. "Le università di Roma" è uno slideshow di luoghi comuni, divertenti perché iperbolici, ma forse con un fondo di verità.
E quindi il romano del sud che si finge pariolino e prova a iscriversi alla Luiss, ma viene subito smascherato dalla pronuncia Levis: «Abita in una traversa di viale Marconi, portatelo via». L'istituto di viale Pola viene rappresentato come un mondo fatato alla Dawson's Creek, ambientato solo da puri pariolini o al massimo meridionali che nascondono dentro la scatola di un iMac peperoni e melanzane «di giù».
Poi c'è Roma Tre. «Guarda che qua stai a San Paolo, mica a Ponte Milvio, puoi parlare normale», dove la Bangla della Magliana smercia appunti perfetti, insieme a Peroncini. Appunti che però non serviranno, perché la terza università romana è conosciuta anche con il nome di Roma Trenta.
L'iscrizione a Tor Vergata, conosciuta ai più come Tor Vergogna, sembra una maledizione. Arrivarci è una specie di viaggio della speranza, «non ci vedremo mai più», dice la ragazza, incinta, della matricola: «Crescerò mio figlio da sola».
Alla Sapienza il fuori corso è un eufemismo: «Ah ragà, è vero che hanno spostato l'esame della statistica, io è dal 43 che so' iscritto e non c'ho mai capito niente», dice uno studente in là con gli anni. E poi le altre, Lumsa, Ied, Cattolica, ci sono anche le telematiche, perché in fondo, al di là degli sfottò e dei luoghi comuni «siamo tutti nella stessa barca».
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