Nella primavera del 1941, durante la II Guerra Mondiale, l'Eritrea fu occupata dalle truppe britanniche e iniziò un continuo calo della comunità italiana. Nel 1946 gli Italo-eritrei erano ridotti a solamente 38.000.
L'apporto della comunità italiana all'Eritrea non fu solo economico e sociale. Dopo la fine della seconda guerra mondiale la Gran Bretagna e l'Etiopia vollero spartirsi l'Eritrea, ma l'intervento deciso di alcuni politici e diplomatici italo-eritrei, come Vincenzo Di Meglio, fu determinante nel fare votare le Nazioni Unite contro questa progettata spartizione. Il Dr. Di Meglio nel 1947 partecipò anche alla fondazione di un partito (Partito Eritrea pro Italia) a difesa degli Italo-eritrei, continuamente bersagliati in quegli "anni difficili" dal terrorismo pro-etiope degli Shifta.
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