Inchiesta G8, assolti in appello Anemone e Balducci

Diego Anemone
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Martedì 14 Novembre 2017, 18:12 - Ultimo aggiornamento: 15 Novembre, 13:00
Assolti dalla Corte d'appello di Perugia il costruttore romano Diego Anemone e l'ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci condannati in primo grado a nove mesi di reclusione (pena sospesa) per concorso in rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio nell'ambito di uno dei tronconi dell'inchiesta sugli appalti per cosiddetti grandi eventi. Nello stesso procedimento sono stati assolti, sempre con la formula «perché il fatto non sussiste», anche l'avvocato Edgardo Azzopardi - difeso dall'avvocato Marcello Melandri - e l'imprenditore Emmanuel Messina.

Il processo si è svolto a Perugia in virtù del coinvolgimento dell'ex procuratore aggiunto di Roma, Achille Toro, che aveva patteggiato otto mesi di reclusione (pena sospesa). «Abbiamo da sempre sostenuto e dimostrato che non vi fu né poteva esservi stata alcuna rivelazione da parte di Achille Toro a suo figlio Camillo e soprattutto che l'ingegner Angelo Balducci non avesse sollecitato alcuna iniziativa per ottenere informazioni riservate presso la Procura di Roma - ha dichiarato l'avvocato David Brunelli - Oggi con soddisfazione constatiamo che la Corte ha riconosciuto la bontà delle nostre tesi. I giudici d'appello hanno giustamente riformato una sentenza di condanna basata solo su conversazioni telefoniche suggestive ed equivoche, in contrasto con altri dati oggettivi acquisiti dal giudice nel corso del processo». 

 
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