Incentivi per le biciclette, primo sì al ddl alla Camera

Incentivi per le biciclette, primo sì al ddl alla Camera
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Martedì 14 Novembre 2017, 19:51
Sì sostanzialmente unanime dell'Aula della Camera alla legge per incentivare, specialmente nelle aree urbane, lo sviluppo di forme di mobilità alternative all'automobile attraverso l'uso della bicicletta, istituendo una rete nazionale di percorribilità ciclistica. Il testo, approvato con 347 voti a favore, nessun contrario e due astenuti (deputati della Lega), passa al Senato.

Il testo è stato sostanzialmente modificato per ragioni di copertura finanziaria da un corposo emendamento della commissione Bilancio approvato dall'Assemblea di Montecitorio. In particolare, si prevede che il Piano generale della mobilità ciclistica sia adottato dal ministro delle Infrastrutture di concerto con il Mef «in maniera da assicurare una stretta connessione tra interventi programmati e risorse disponibili». Esso dovrà poi armonizzarsi con il sistema nazionale delle ciclovie turistiche. Non ci saranno, dunque, nè l'inizialmente prevista piattaforma telematica nè gli uffici per la mobilità turistica costituito negli enti territoriali.

Saltano quindi gli interventi previsti per le città metropolitane e per le province e la destinazione di una quota non inferiore al 20 per cento dei proventi delle multe per le violazioni del codice della strada all'attuazione delle misure a favore della mobilità ciclistica. Rispetto a questi tagli non sono mancate le proteste di M5S e Forza Italia, i cui deputati hanno denunciato lo «svuotamento» del provvedimento che rimane un «testo di bandiera». Ma il ministro Graziano Delrio difende il provvedimento: «Questa legge è importante. Offre la cornice adeguata e rappresenta una reale potenziale di sviluppo per l'economia», sostiene, aggiungendo: «è meglio raccogliere oggi questo risultato e mirare ad una approvazione definitiva al Senato piuttosto che intavolare una discussione molto complicata». Il testo definisce normativamente la ciclovia allargandola, ad esempio, alle strade senza traffico o con una percorrenza motorizzata giornaliera inferiore a cinquecento veicoli al giorno senza punte superiori a cinquanta veicoli all'ora, alle strade sottoposte a limite di velocità di trenta km orari, ed alle aree pedonali e alle ZTL. Resta l'impegno alla realizzazione della rete cicloturistica italiana che dovrebbe arrivare ad una estensione di circa diecimila chilometri.
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