Tali esuberanze, portate al limite dell’esasperazione, sono sintomatiche del profondo bisogno di aiuto di cuì la minore necessita, alla luce di una situazione talmente critica da portarla a picchiare le maestre. Dopo un primo momento di spavento e di disorientamento, la preside dell’Istituto si è rivolta al 113 della Polizia che in ragione della delicatezza della situazione, forte delle competenze dell’Ufficio minore è riuscito, coordinando le ricerche, a rintracciare la minore.
In effetti quest’ultima era fuggita per raggiungere il C.I.M. che frequenta la sorella con la speranza di ricongiungersi a questa. Il meccanismo di ricerca ha dato i suoi frutti: sono stati proprio gli uomini della Questura a ritrovare la ragazza nei pressi del C.I.M. che, nonostante in quel momento fosse seguita a distanza dal personale della scuola, era di fatto inavvicinabile. Dopo aver riaccompagnato presso l’Istituto scolastico la minore con tutte le accortezze del caso, si è provveduto a far intervenire gli assistenti sociali competenti.
In tal modo sarà possibile ricostruire, la più approfondita analisi della situazione pregressa e in atto, con il contributo specifico di tutte le forze sociali in campo. In seguito sarà l’Ufficio Minori della Polizia di Stato, nonostante quest’ultima sia già in fase di sostegno, a ricostruire e prospettare alla magistratura competente le migliori soluzioni adottabili che urgono innanzitutto nell’interesse della piccola. Ovviamente la minore è stata riaffidata alla madre, con ogni sostegno possibile del caso, anche sanitario, alla luce della particolare emergenza del caso.
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