Da Einstein alla Sonda Cassini, al Maxxi arriva Gravity: percorsi interattivi
ed esperimenti

Albert Einstein con il capitano del Belgenland II, 1930
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Giovedì 30 Novembre 2017, 09:26 - Ultimo aggiornamento: 22:24
 Il Maxxi di Roma presenta la mostra Gravity. Immaginare l'Universo dopo Einstein, poco più di un secolo dalla teoria della relatività di Albert Einstein. La rassegna è aperta dal 2 dicembre al 29 aprile ed è costituita da un percorso immersivo e interattivo tra installazioni scientifiche e artistiche, reperti storici e simulazioni di esperimenti: dal modello di volo della Sonda Cassini alle installazioni di Tomás Saraceno, dal cannocchiale di Galileo a Marcel Duchamp, dagli interferometri per la caccia alle onde gravitazionali ai video d'artista.

Il progetto è il risultato di una inedita collaborazione del museo con l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), con il sostegno del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca - Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca. A cura di Luigia Lonardelli (Maxxi), Vincenzo Napolano (Infn) e Andrea Zanini (Asi) con la consulenza scientifica di Giovanni Amelino-Camelia, Gravity indaga le connessioni e le analogie tra l'arte e la scienza, dimostrando la profonda influenza dello scienziato tedesco sul pensiero contemporaneo.
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