Niente nessuno viene risparmiato. L'arrembaggio a colpi di bombolette spray si scompone in fasce d'intervento: dal ti amo Samantha, al niente resterà impunito con un simbolo bellicoso per arrivare al Totti sei tutti noi. Ma è il diffondersi della grafica che mostra una dilagante ipertrofia dell'Io degli autori che si manifesta nei ghirigori che contengono nient'altro che le loro iniziali. Il rischio è che nel degrado crescente, Roma finisca per considerare normale, quasi accettabile, questo scempio come catastrofe inevitabile e inguaribile.
Il codice penale commina multe da 103 euro a chi venisse preso sul fatto e per i recidivi perfino il carcere: evento che non si è ancora verificato. Una sentenza della Cassazione aiuta e assolve chi trasforma quell'insulso lampo di vernice in un atto d'artista: stupefacente. Le associazioni si ribellano, nell'indifferenza delle autorità. Ecco, le autorità. Nessuno le ha viste all'azione, sono fantasmi. Come i graffitari che nessuno vede tranne i segni indelebili che lascia il loro passaggio.
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