Magistrato scarcerò un pedofilo, Orlando avvia disciplinare

Il ministro Andrea Orlando
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Mercoledì 10 Gennaio 2018, 22:51 - Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 14:41
Scatta l'azione disciplinare nei confronti del gip di Reggio Emilia Giovanni Ghini, che ad agosto aveva disposto la scarcerazione di un uomo di origine pakistana accusato di pedofilia e abusi su un minore disabile, e reo confesso. Ad esercitarla è stato il ministro della Giustizia Andrea Orlando, che nell'immediatezza dei fatti aveva avviato accertamenti preliminari e ora, a quanto si apprende, ha deciso di promuovere l'azione disciplinare e ha inviato gli atti al procuratore generale della Cassazione.

La vicenda aveva fatto molto discutere e provocato polemiche. Il 24 agosto l'associazione contro la pedofilia 'La Caramella Buonà organizzò una manifestazione davanti al tribunale di Reggio Emilia. Anche sulla stampa ci furono prese di posizione. Al centro un richiedente asilo pakistano, 21enne, arrestato per abusi su un tredicenne disabile nella Bassa reggiana e posto ai domiciliari.
Il 18 agosto nell'interrogatorio di garanzia il giovane ammise le proprie responsabilità, sostenendo però che il minore fosse consenziente. Ma il giudice Giovanni Ghini revocò i domiciliari e dispose l'obbligo di firma e il divieto di avvicinamento alla vittima dell'abuso. Pochi giorni dopo fu lo stesso imputato, tramite il suo avvocato, a dirsi pronto a tornare ai domiciliari. E poi il 21 settembre il Riesame accolse il ricorso del pm titolare dell'inchiesta contro la decisione del gip e decise il trasferimento in carcere. Del caso, in relazione alla decisione assunta dal gip, si interessarono da subito sia il Csm sia il ministro della Giustizia, che ora ha deciso di fare un ulteriore passo, facendo partire l'azione disciplinare.
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