La Società Autostrade, parte civile nel processo, ha documentato tutti i passaggi 'a scrocco', al casello Lago Maggiore della A26 per un ammontare di 1.461 euro, tra dicembre del 2014 e la prima metà del 2015. E le telecamere della barriera autostradale hanno ripreso il furgone di proprietà dell'artigiano lombardo ma nel processo non è stata raggiunta la prova del fatto che al volante ci fosse proprio il proprietario del mezzo. E il giudice lo ha assolto.
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