Pellegrinaggi sulle orme della Sacra Famiglia in fuga da Erode: da Viterbo i primi afflussi

L'incontro con la ministra della Cultura egiziana, Rania El Mashat, con la delegazione viterbese
di Giorgio Renzetti
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Sabato 10 Febbraio 2018, 13:30 - Ultimo aggiornamento: 16:25
Missione esplorativa con un duplice obiettivo. E’ quella intrapresa dalla diocesi di Viterbo in questi primi in Egitto, studiata per ragionare sulla ripresa dei pellegrinaggi anche in alcune delle mete molto care ai cattolici, nella antica terra dei faraoni. Il viaggio esplorativo ha toccato alcuni luoghi santi comuni alle religioni cattolica e cristiano-copta (minoranza in Egitto), sul cammino della Sacra Famiglia in fuga dalla Terra Santa.

A coordinarlo l’Istituto di cultura egiziano di Roma e la stessa ambasciata in Italia, con la presenza anche dell’Unitalsi, in prima linea nei viaggi sui luoghi di fede per persone con disabilità. L’interesse del governo egiziano in questo campo è ai massimi livelli: dopo le turbolenze degli anni scorsi – dalla Primavera araba alla destituzione del governo islamico, dagli attentati terroristici all’omicidio Regeni – l’Egitto è precipitato nella classifica delle destinazioni turistiche. La delegazione italiana è stata ricevuta dal neoministro del Turismo egiziano, Rania El Mashat, alla quale è stata donata un riproduzione dell'ultima Macchina di S. Rosa, ideata da Raffaele Ascenzi

Perché Viterbo in prima fila in questo progetto? Dopo aver visto la ripresa dei rapporti tra i due Paesi, con la ripetutta presenza dell’ambasciatore egiziano Isham Badr nella città dei Papi, il capoluogo in primavera potrebbe ospitaere - a palazzo dei Papi - una mostra di repliche certificate dei tesori egizi, come alcuni pezzi del tesoro di Tutankhamon, insieme a icone sacre di matrice copta. Successivamente il festival Caffeina presenterà uno spettacolo di balletto proposto dal ministero della Cultura del Cairo. Iniziative, entrambe, supportate dalla Sib (Società italiana di beneficenza) con sede nella capitale, presieduta da Eugenio Benedetti e che ha curato la regia del tour esplorativo per i rapporti con il governo del Cairo.

Il viaggio ha visto la presenza di don Emanuele Germani, che cura le relazioni esterne della Curia locale, per conto del vescovo Lino Fumagalli. «Questo unico e importante pellegrinaggio rievocativo della fuga in Egitto (Betlemme-Cairo), primo in Italia e guidato dal Vescovo di Viterbo, potrebbe svolgersi già nella prossima primavera con un gruppo di almeno 50 pellegrini», rileva Germani. I visitatori ripercorrerebbero alcune delle 27 tappe percorse da Maria, Giuseppe con il piccolo Gesù, in fuga dalle stragi di Erode verso il Nilo. Luoghi oggi di culto dei religiosi coopti, minoranza tra oltre 100 milioni di egiziani in larghissima maggioranza musulmani. La visita di Papa Francesco dello scorso anno, e la forte spinta del governo Al Sisi per manifestare la rinnovata convivenza pacifica e civile tra le due religioni, sono alla base del progetto per la ripresa dei pellegrinaggi.
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