Novità anche a Terracina dove il regolamento sull'imposta di soggiorno è stato modificato lo scorso dicembre: esteso il periodo di applicazione dal 1° aprile al 31 ottobre e gli affitti degli appartamenti sono stati equiparati alle strutture ricettive nella modalità di calcolo. Non esiste più una quota forfettaria stagionale ma viene conteggiata ogni notte per ciascun ospite fino ad un massimo di 5 notti. Il costo è di 50 centesimi a stella. Anche a Minturno e Scauri dal 1° aprile al 31 ottobre di quest'anno si pagherà la tassa di soggiorno pari ad 1 euro a stella per 6 pernottamenti. A Fondi invece dal 1° aprile al 31 dicembre si devono sborsare 50 centesimi a stella. A Gaeta l'imposta comunale di soggiorno è dovuta dal 1° aprile al 30 settembre nella misura di 50 centesimi a stella per dieci pernottamenti.
Sperlonga invece pretende il versamento di un'imposta di 2 euro al giorno dal 1° aprile al 31 dicembre.
Per quanto riguarda le isole dell'arcipelago pontino invece la scelta delle amministrazioni è stata quella di non istituire una imposta di soggiorno ma di optare per una tassa di sbarco. Il Comune di Ponza ha stabilito la tariffa di quello che è stato definito un contributo di sbarco che è attivo per tutto l'anno: 2,50 euro che possono arrivare a 5 in particolari periodi. Più economica Ventotene: 1,50 euro a passeggero. Chi non volesse pagare il balzello può scegliere San Felice Circeo: fino ad oggi le amministrazioni comunali che si sono succedute hanno scelto di non tassare i turisti.
Ebe Pierini
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