Stop ai dispositivi di rilevamento della velocità su tratti di strada sotto ai 50 chilometri all'ora e mini condono qualora si prendano più multe sul medesimo tratto monitorato. Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, è pronto a varare il decreto «per una omologazione nazionale» degli autovelox. «Non può esserci il fai da te», afferma. «Per salvare vite vicino a scuole, ospedali, una curva pericolosa ci sta. Ma piazzati dalla sera alla mattina su stradoni per tassare gli automobilisti hanno poco a che fare con la sicurezza», sottolinea. E i sindaci «dovranno spiegare perché li mettono, dove e con quale motivazione».
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Autovelox, novità multe
In commissione Trasporti della Camera è in corso l'esame del disegno di legge sulla riforma del codice della strada.
Il decreto
Questo emendamento è inserito «in un decreto ministeriale attualmente all'esame della Conferenza unificata, previsto da una legge del 2010 che Salvini sta sbloccando dopo 13 anni e che passerà», garantisce la deputata. Tra le altre misure, arriva la terza fascia sui guard rail a tutela dei motociclisti e la ztl in aree tutelate dall'Unesco, mentre sull'introduzione del misuratore del tasso alcolemico sulle vetture il governo è stato battuto in Commissione.
«È stato approvato il nostro emendamento che chiede al ministero dei Trasporti di chiarire la tipologia di officine autorizzate all'installazione dell'alcolock. Serve un regime autorizzatorio senza il quale si rischia di compromettere un importante strumento per la sicurezza stradale», precisa il capogruppo democratico nella Commissione Anthony Barbagallo. Nel 2023 gli italiani hanno pagato multe per 1,535 milioni di euro, in aumento del 6,4% sull'anno precedente e del 23,7% rispetto al 2019. In testa Firenze, con 198,6 euro pro capite, seguita da Rieti (151,3 euro), Siena (133,5 euro), Potenza (120,7 euro), Milano (108,1 euro) e Padova (103,2 euro).