Castello delle Cerimonie, dove si trova il Grand Hotel La Sonrisa: da location per matrimoni a set cinematografico (anche di Garrone)

Confiscata ieri per abusi edilizi, la struttura ha visto alternarsi negli anni moltissimi personaggi famosi, del cinema e anche della musica

Castello delle Cerimonie, da location per matrimoni a set cinematografico (anche di Garrone): dov'è il Grand Hotel La Sonrisa
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Sabato 17 Febbraio 2024, 13:31

La fine di un'era. Per i telespettatori, per i lavoratori ed anche per i proprietari. Ma anche la fine di un impero, quello dei Polese, iniziato con Antonio e sua moglie Rita Greco e continuato con la figlia Imma e il marito Matteo Giordano. La confisca del Castello delle Cerimonie rappresenta il finale di una storia fatta di lussi, eccessi ed abusi edilizi, iniziata con le prime indagini nel 2011 e terminata con condanne, sequestri e appelli. Il tutto, insieme a musica e anche cinema. 

Castello delle Cerimonie, confiscata La Sonrisa per abusi edilizi: 200 famiglie a rischio. È la location della serie Real Time

Il Castello

«I registi Raffaele e Lorenzo Brunetti ci dicono sempre che quando hanno messo piede per la prima volta al castello è come se avessero sentito gli angeli cantare. Sono rimasti folgorati come San Paolo sulla via di Damasco. Da noi c’è un’aria magica». A dirlo era stato Matteo Giordano, marito e partner in affari di Donna Imma Polese, figlia del famoso Boss delle Cerimonie e proprietaria dell’hotel “La Sonrisa”. Una location "magica", come raccontato dall'imprenditore al settimanale "Vero", caratterizzata da arredi in stile barocco, sia nelle decorazioni che nella tappezzerie. Il tutto, in cinque ettari di superficie nel comune di Sant'Antonio Abate, in provincia di Napoli. Soprannominata "Il Castello delle Cerimonie" per via della sua imponenza, la struttura era originariamente una villa del Settecento, dalla quale furono ricavate sale per ricevimenti e per congressi, ristoranti, piscine, cucine, depositi, fontane ornamentali e anche un eliporto. Imponenza che non emergeva però nei prezzi, considerati nella media rispetto alle altre location in zona, sia per l'organizzazione di matrimoni e cerimonie che per i pernottamenti.

Scenario anche di alcuni film, come "Reality" di Matteo Garrone e "Matrimonio al Sud" di Paolo Costella, il Castello è stato sfondo anche delle esibizioni di Mario Merola e Gigi D'Alessio.

 

La serie su Real Time

Conosciuto soprattutto per il reality di Real Time "Il castello delle cerimonie" (precedentemente "Il boss delle cerimonie"), Il Grand Hotel La Sonrisa dal 2014 aveva raggiunto la popolarità, diventando la location del programma. Inizialmente incentrata attorno alla figura di Antonio Polese - il "boss" -, dopo la sua morte la trasmissione ha visto l'ingresso della figlia Imma, con il conseguente cambio di nome ne "Il Castello delle Cerimonie". Dai matrimoni ai compleanni, passando per comunioni, battesimi e anche altro, nel reality viene documentata l'organizzazione di numerose cerimonie, sempre caratterizzate da lusso e sfarzo. 

Gli abusi edilizi

La vicenda giudiziaria della "Sonrisa" è iniziata nel 2011. All'epoca gli inquirenti contestarono una lunga serie di abusi edilizi realizzati a partire dal 1979 su un'area ampia oltre 40mila metri quadrati. Ora la definitiva confisca riguarda gli immobili e i terreni su cui sorge la struttura ricettiva, destinati a essere acquisiti nel patrimonio immobiliare del Comune. Due le opzioni a disposizione dell'amministrazione comunale: demolirla o utilizzarla, ma solo a scopi di pubblica utilità. Con la sentenza emessa nel 2016 dal Tribunale di Torre Annunziata vennero condannati a un anno di reclusione (pena sospesa) Rita Greco, morta nell'agosto 2020 a 80 anni, moglie del patron Antonio Polese (anche lui deceduto all'età di 80 anni, il primo dicembre 2016), e Agostino Polese, fratello di Antonio, che rivestiva la carica di amministratore della società. La sentenza di primo grado venne però riformata in parte, dalla Corte d'appello di Napoli e da ieri è passata in giudicato, con il pronunciamento degli ermellini che hanno anche sancito la prescrizione dei reati contestati agli indagati. Due le opzioni a disposizione dell'amministrazione comunale: demolire La Sonrisa o utilizzarla, ma solo a scopi di pubblica utilità.

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