Covid, oggi a Bergamo la commemorazione delle vittime: 4 anni fa i camion militari con le bare

Il 18 marzo è la data scelta per celebrare la giornata nazionale delle vittime del Covid

Covid, oggi a Bergamo la commemorazione delle vittime: 4 anni fa i camion militari con le bare
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Lunedì 18 Marzo 2024, 10:24 - Ultimo aggiornamento: 10:39

Il 18 marzo 2020 a Bergamo sfilavano i camion contenenti le bare dei morti di Covid: un'immagine straziante, ancora impressa negli occhi di tutti. Proprio per questo oggi, esattamente a quattro anni di distanza, le vittime della pandemia saranno ricordate in una cerimonia a cui sarà presente anche il commissario europeo Paolo Gentiloni e il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli. Il 18 marzo, infatti, è la data scelta per celebrare la giornata nazionale delle vittime del Covid.

I camion di Bergamo

Il 18 marzo Bergamo era in quarantena già da ormai dieci giorni: le strade erano deserte e silenziose ed è per questo forse che la sfilata di una dozzina di camion militari, usciti da un ingresso laterale del cimitero della città, è sembrata ancora più inquietante. Diversi residenti furono attirati alle finestre dal rumore dei mezzi in quella notte silenziosa. Bergamo e Brescia furono tra le zone più colpite dal virus, nelle quali vi fu il maggior numero di decessi. Oltre alla precaria situazione degli ospedali, il problema più grosso era quello della cremazione. I morti erano così tanti che la lista di attesa era arrivata a tre settimane. Non si poteva negare alle famiglie di poter scegliere se cremare o no i propri cari e per questo si decise di chiedere aiuto all'esercito, come si fa nei momenti più disperati. In quella prima notte, c’erano circa 60 bare sul convoglio, destinate ai crematori di mezzo nord Italia, dal Piemonte al Friuli, dall’Emilia alla Romagna.

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Le commemorazioni

A Brescia oggi tutte le campane suoneranno a lutto alle 16.55, al Comune e negli edifici pubblici le bandiere saranno a mezz'asta.

A Nembro, in provincia di Bergamo, la commemorazione è iniziata ieri con un momento di preghiera al monte Cereto, dove sette lettori si sono alternati per elencare i nomi delle 188 vittime davanti alla croce piantata in loro memoria. Nella città di Bergamo la commemorazione avverrà in due momenti: al mattino al cimitero con Gentiloni e Locatelli e tutti i sindaci della provincia e al pomeriggio con la deposizione di una corona di fiori al bosco della Memoria, parco-monumento alle vittime realizzato vicino all'ospedale Giovanni XXIII.

Le parole di Mattarella

«La Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus richiama l'attenzione della nostra comunità sulla terribile prova affrontata in occasione della pandemia e costituisce occasione di vicinanza ai familiari dei tanti deceduti a causa della pervasiva diffusione del Covid-19». Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «Pagina dolorosa della storia recente del nostro Paese e del mondo intero, la crisi - ribadisce il Capo dello Stato - è suonata terribile esperienza delle sfide di fronte alle quali può trovarsi l'umanità e di come solo una risposta coordinata a livello globale sia stata in grado di farvi fronte, con l'accelerazione nella messa in opera delle più recenti scoperte della ricerca in cui protagonista è stata l'Unione europea». «La memoria collettiva ne è uscita segnata ed è giusto, tuttavia, ricordare come lo sforzo sinergico e solidale delle Istituzioni ad ogni livello, del personale sanitario, dei volontari e società civile, abbia consentito di arginare un nemico intangibile all'insegna di una rinascita globale. In questa Giornata la Repubblica - conclude Mattarella - commemora le vittime dell'epidemia e rinnova sentimenti di profondo cordoglio a tutti i familiari».

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