Blue Whale, polizia nelle scuole di Latina. Ascoltati i presidi

Blue Whale, polizia nelle scuole di Latina. Ascoltati i presidi
di Marco Cusumano
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Sabato 20 Maggio 2017, 08:41 - Ultimo aggiornamento: 13:30
E' frenetica l'indagine della polizia postale sull'adescamento di due bambine di 10 anni, una delle quali è stata inserita in un gruppo whatsapp dedicato al cosiddetto Blue Whale Challenge, l'ormai noto gioco del suicidio. Dopo la denuncia formalizzata dalla madre di una delle due bimbe, sono stati avviati accertamenti tecnici molto approfonditi dai quali potrebbero emergere elementi importanti, in grado di indirizzare le indagini verso una strada precisa.
Il riserbo degli investigatori è totale, una scelta giusta e necessaria per tutelare l'esito di un'inchiesta che potrebbe portare ben oltre i confini del gioco del suicidio, scoprendo un vaso di Pandora dal contenuto terrificante. E' emerso soltanto qualche particolare sull'intensa attività di indagine.
Gli agenti si sono recati in diverse scuole di Latina, non soltanto in quella elementare frequentata dalle bambine adescate su whatsapp. Probabilmente le verifiche si stanno estendendo ad altri episodi simili, o addirittura più gravi, forse episodi che nulla hanno a che vedere con il gioco del Blue Whale ma che potrebbero rappresentare rischi altrettanto gravi.

Il tam-tam scatenato dalla notizia dell'adescamento ha ovviamente innescato apprensione e paura tra i genitori. L'ipotesi che circola coincide con il timore di molti: è possibile che qualche criminale abbia utilizzato il Blue Whale come una sorta di esca per contattare minorenni, con altri obiettivi? L'eco mediatica legata al servizio delle Iene potrebbe aver fornito un'occasione ghiotta a qualcuno già coinvolto in attività illecite. L'interesse per i minorenni porta inevitabilmente a pensare alla pedofilia, ma si tratta soltanto di una delle ipotesi al vaglio degli investigatori. Nulla è escluso, specialmente in una fase iniziale come quella che si sta vivendo in queste ore.

La visita nelle scuole da parte della polizia ha consentito di raccogliere elementi che ora dovranno essere analizzati e collegati l'uno con l'altro, alla ricerca di un filo logico che unisca fatti e persone. Si dovranno analizzare filmati, applicazioni, video provenienti dall'esterno, chat, messaggi con hashtag #f58 collegato al gioco della Balena Blu. Una mole immensa di dati che potrebbero nascondere molte informazioni fondamentali.
Senza alcun allarmismo, i genitori sono invitati come sempre alla massima attenzione e al dialogo costante con i propri figli. Un principio che vale per qualsiasi rischio connesso ai contatti che avvengono tramite social, web e smartphone.

Marco Cusumano
marco.cusumano@ilmessaggero.it
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