Cannabis light, boom di negozi growshop. Lo spinello legale rilassa ma senza sballo

Un growshop
di Marco Cusumano
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Martedì 16 Gennaio 2018, 11:02 - Ultimo aggiornamento: 14:00
Non c'è bisogno di scomodare la storia o tanti personaggi celebri per descrivere il fascino della cannabis, non solo tra i più giovani. E nonostante in Italia non sia legale l'uso ricreativo della sostanza, negli ultimi anni sono spuntati molti negozi specializzati, i growshop, assolutamente legali, che propongono prodotti di vario genere. Nel 2005 erano un centinaio in tutta Italia, oggi sono oltre 400. 

Un mercato che comincia a essere consistente e che ha subito un cambiamento notevole: al semplice sballo si stanno sostituendo i prodotti per la coltivazione, il tessile e l'alimentare.

«Sospendendo tutti i possibili risvolti etici, medici e legislativi - spiegano i responsabili di Magica Italia, la guida italiana dedicata al mondo della cannabis - l'economia che ruota intorno a questo mercato è ormai sotto gli occhi di tutti. Sotto il cappello growshop rientrano tutte le tipologie di negozio, dove sono quasi sempre presenti le sostanze psicoattive legali, letteratura dedicata e relativi accessori. Nello specifico ci sono gli headshop (articoli per fumatori, ovvero accendini, posacenere, cartine, cilum, narghilè, bong e vaporizzatori), gli hempshop (abbigliamento, cosmetica, alimenti, libri, riviste, dvd), gli smartshop (vendita di sostanze psicoattive legali come integratori o composti di origine naturale e sintetica) e i seedshop (vendita di semi di cannabis a scopo collezionistico)».

I NEGOZI IN PROVINCIA. In provincia di Latina ci sono 4 negozi di questo genere: nel capoluogo Ciop in Q5; a Terracina Hemporium; a Cori VerdeVita; ad Aprilia Escape.

Quali sono i clienti tipo di un grownshop?
«Circa il 10% dei clienti è nella fascia 18-25 anni - spiega Enrico, il titolare di Ciop - il 70% ha 26-55 anni, il resto è over 55. E' una clientela matura, inizialmente mi aspettavo persone molto più giovani. Per quanto riguarda la tipologia, c'è di tutto: dall'operaio al dirigente, dal medico al malato».

Il prodotto più richiesto è la cannabis light. «Esatto, per politica aziendale - spiega il titolare - fino alla settimana scorsa non l'abbiamo venduta in quanto contrari a questo boom legato alla moda. Da riconoscere i benefici che questi prodotti possono dare, ma il rischio era quello di dare meno importanza alla pianta madre e ai suoi molteplici e reali effetti benefici».

Ma i prodotti in vendita sono davvero di ogni genere. «Sì, vendiamo creme, balsami, unguenti per il corpo, e poi tutto ciò che è collezionabile come pipe, bong, chillum, grinder, vassoi». La cannabis light dove viene prodotta? «Da maggio ad oggi - spiega Enrico - oltre 80 aziende sono nate per produrre canapone in tutta Italia, da Torino fino in Sicilia».

La cannabis light viene ricavata da infiorescenze femminili di canapa sativa, povere di THC, la sostanza psicoattiva contenuta nella normale marijuana e proibita dalla legge. Si tratta di un prodotto non stupefacente, con THC inferiore allo 0,2%. In poche parole uno spinello rilassante, ma senza sballo.

LA TITOLARE: CLIENTI DI ETA' MEDIO ALTA. «Nel nostro negozio - spiega Loredana, titolare di “Escape” il growshop di Aprilia - trattiamo la canapa a 360°, dal seme da collezione alla cosmetica, dal tessile all’alimentare. Dopo l’uscita del nuovo prodotto (Easyjoint) la nostra clientela si è allargata ad una fascia di età medio alta. Grazie alla canapa light e ai media, le persone hanno potuto verificare le innumerevoli proprietà e i benefici della canapa, una pianta che in passato vedevano con un certo scetticismo. Ad oggi - continua la titolare del negozio - posso dire che si è raggiunta una fascia di età che va dai 20/25 anni fino a raggiungere tranquillamente i 55/60». 
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