Gaeta il presidente dell'Authority di Maio incontra operatori portuali ed istituzioni

Il presidente dell'autorità di sistema Francesco di Majo ed il sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano
di Antonello Fronzuto
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Giovedì 19 Gennaio 2017, 21:00
Giornata impegnativa per il presidente dell'autorità di sistema Mar Tirreno Centro Settentrionale Francesco Maria Di Majo. A due mesi dal decreto di nomina del ministro dei trasporti Graziano Del Rio, è tornato per la seconda volta a Gaeta, districandosi questa volta tra istituzioni ed imprenditori. Durante un importante incontro che ha avuto come controparte alcuni operatori portuali aderenti all'associazione Aopg, il presidente ha raccolto alcune istanze come la necessità di completare l'approfondimento dei fondali dello scalo commerciale a -12 metri sotto il livello del mare, rivedere il funzionamento dell'anemometro ed il sistema di raccolta delle acque di prima pioggia. Il presidente ha dato appuntamento agli interlocutori a Civitavecchia per ulteriori approfondimenti. Nel pomeriggio ha avuto ulteriori momenti di confronto con il direttore dell'ufficio delle dogane di Gaeta e con il presidente del consorzio industriale Sud Pontino Salvatore Forte con il quale ha potuto interloquire sullo sviluppo del retroporto e sulla riattivazione della Littorina a cui l'ente di Bevano tiene particolarmente tanto da aver acquisito recentemente il piazzale dell'ex stazione di Gaeta. La visita si era aperta in mattinata con un tour per le opere finanziate sul lungomare proprio dall'authority a cura del sindaco Cosmo Mitrano e dell'assessore Pasquale Ranucci. Di Majo ha trovato davanti a sé una città ingabbiata da tanti cantieri, alcuni dei quali aperti da mesi ed altri, come quello sul piazzale Caserta, in fase di recinzione ed ancora senza indicazioni. La scorsa settimana, era stato a Bruxelles, per una due giorni fitta di incontri istituzionali presso la Commissione dell'Unione Europea, la Rappresentanza Permanente italiana presso l'UE, la rappresentanza della Regione Lazio e l'ESPO (l'associazione che riunisce tutti i porti marittimi europei). “In tale contesto – ha dichiarato – è stata ribadita la volontà di completare le opere strategiche infrastrutturali dei tre porti laziali, sia per gli interventi a mare, che per i collegamenti terrestri, in primis ferroviari, avvalendosi del supporto finanziario previsto dal meccanismo per collegare l'Europa (CEF), dall'EFSI (il cosiddetto piano Juncker) e dalla Banca Europea per gli Investimenti, presso la quale si è anche svolto un incontro per valutare l'attivazione di nuove linee di finanziamento”.
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