Il Ct Gaeta inserito in un girone duro, il primo ostacolo verso il sogno della serie B

Il tennista del Ct Gaeta Giorgio Galimberti
di Andrea Gionti
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Domenica 19 Febbraio 2017, 20:53
Ufficializzati i cinque gironi da parte della Fit Lazio del prossimo campionato di serie C maschile che vedranno al via dal 5 marzo le migliori 30 compagini regionali sfidarsi per inseguire un sogno chiamato serie B. Urna non proprio benevola per il Circolo Tennis Gaeta che sin dalla prima fase è stato inserito in un girone di ferro che vede ai nastri di partenza Canottieri Roma, Parioli (b), Sporting Club, Colleferro e Tc Velletri che ospiterà il club del Golfo nella prima giornata. Un girone tutto da scoprire ma che si presenta equilibrato. «Ci aspettavamo un campionato duro fin dall’inizio e dando uno sguardo ai gironi, alle squadre e al livello elevatissimo di molti giocatori non ci sono dubbi. Molti di questi team potrebbero fare dei validi campionati anche in serie B. Ci sarà da lavorare, sudare e soprattutto bisognerà partire subito con il piglio giusto», dichiara Attilio Rubino, capitano-allenatore del team gaetano forte di un’imponente campagna acquisti portata avanti dal club partner Antonio Spicciariello. Arrivi di spessore come quello di Claudio Grassi (classifica 2.2) trasferitosi dal TC Prato dopo il campionato di serie A. Insieme a lui ci saranno i 2.4 Andrea Paciello e il neo acquisto Giovanni Calvano, la grande esperienza del milanese Giorgio Galimberti (2.6), l’assistente del ct azzurro Corrado Barazzutti in Coppa Davis, la crescita di Francesco Albanese (2.6) e della new entry Christian Calvano (2.8). Prezioso anche il ruolo ricoperto dai gaetani Luca Paciello (3.1), Lorenzo Rubino (3.2) e Davide Leboffe (4.2). «La lunga attesa finalmente sta per terminare - sottolinea il presidente del circolo Antonino Santella. In questi mesi insieme ad Antonio Spicciariello si sono poste le basi per creare un team molto competitivo, il più forte mai avuto nella gloriosa storia cinquantenaria del CT Gaeta. Siamo pronti, non vediamo l’ora di scendere in campo».
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