L'incontro tra gli alunni della scuola Pietro Fedele e il play del basket Scauri Dante Richotti

Il play dello Scauri Dante Richotti (a destra) con il docente Federico Galterio
di Antonio Lepone
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Martedì 14 Novembre 2017, 18:24
  «Non bisogna mai mollare dinanzi alle difficoltà, così sì può fare canestro nella vita». È il messaggio indirizzato stamane dal play Dante Richotti, capitano del Basket Scauri (serie B), agli alunni della classe Terza A della Scuola Secondaria di Primo Grado “Pietro Fedele”, che si preparano al concorso nazionale letterario “Scrittori di classe – Cronisti di sport”. Un interessante progetto, al quale ha aderito l’Istituto comprensivo “Marco Emilio Scauro” di Scauri, guidato dalla nuova dirigente Margerita Diana.
Nel corso di un incontro con il cestista, gli allievi, coordinati dal docente Federico Galterio, hanno rivolto una raffica di domande all’atleta italo-argentino, da nove stagioni in forza alla squadra del Sud Pontino, sposato con la pallavolista Jenny Vacca e papà di Eléna, 5 mesi. «Anche nello sport ci sono momenti belli e momenti difficili – ha ricordato il play del quintetto scaurese – Fondamentale è il sostegno della famiglia nella scelta di un giovane impegnato a livello agonistico. Mi è servito molto il supporto dei miei genitori, quando ho deciso, all’età di 18 anni, di lasciare Bahìa Blanca e di venire a giocare in Italia. Alla fine, le vicende personali possono influenzare le prestazioni in campo. D’altronde, dietro il giocatore, c’è sempre l’uomo».
Il segreto per essere un bravo cestista? «Vita sana, alimentazione giusta, impegno costante e grande passione», ha risposto Dante Richotti ai ragazzi.
L’emozione più grande? «La vittoria in Coppa Italia, a Rimini, nel 2015: San Severo – Scauri 67-69». Ti è capitato di sbagliare e di far perdere la tua squadra? «Si perde e si vince insieme», ha sottolineato il capitano biancazzurro. Una bella lezione di vita e di sport in classe.
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