Latina, omicidio Giuroiu: per ridotta a 18 anni per Ginga
La vittima fu gettata in un pozzo a Cisterna

La vittima, Adrian Giuroiu
di Marco Cusumano
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Venerdì 11 Marzo 2016, 11:16 - Ultimo aggiornamento: 16:54
IL PROCESSO
Giovani e spietati. I processi legati all'omicidio del 28enne romeno Adrian Giuroiu, ucciso e gettato in un pozzo a Cisterna dopo essere stato sequestrato a Borgo Sabotino, continuano a tracciare un quadro di violenza estrema in un ambiente vicino allo sfruttamento della prostituzione. Ieri, tuttavia, una delle condanne più dure emesse in primo grado, è stata notevolmente ammorbidita in Appello. Si tratta della posizione di Ionut Adrian Ginga, 21enne romeno, condannato a 30 anni di reclusione dopo il processo con rito abbreviato davanti al gup di Latina.
Ieri la I Corte d'Assise d'Appello ha ridotto la pena a 18 anni per i reati di sequestro di persona, omicidio volontario e occultamento di cadavere. La sentenza è stata emessa ieri mattina a Roma dai giudici di secondo grado che hanno escluso l'aggravante della premeditazione, riconosciuta in primo grado, concedendo anche le attenuanti generiche equivalenti rispetto alle altre aggravanti contestate. Due elementi che hanno influito notevolmente sulla quantificazione della pena finale, consentendo all'imputato di ottenere una riduzione di ben 12 anni sul totale.
SEQUESTRO E SPARI
L'agguato risale all'8 marzo 2014, quando, intorno alle 16,30 arriva la segnalazione in Questura: due auto si sono urtate e qualcuno ha sparato. Secondo la ricostruzione una Dacia speronò la Toyota sulla quale viaggiava Giuroiu. L'uomo fu trascinato nella Dacia e portato via, probabilmente ucciso lo stesso giorno e poi gettato, nelle campagne di Cisterna, in una vasca di cemento adibita alla raccolta di liquami e coperta da un coperchio di metallo. Del rapimento, ma non del delitto, sono accusati anche Angelo e Salvatore Travali, entrambi rinviati a giudizio. Per l'omicidio invece, oltre a Ginga, sono stati condannati altri due giovanissimi: il 19enne Manuel Ranieri all'ergastolo e il suo fratello 15enne a 8 anni di carcere (il pm ne aveva chiesti 16). Manuel Ranieri presenterà a breve ricorso in Appello tramite il suo avvocato, Giancarlo Vitelli.
Secondo l'accusa il contrasto tra loro e la vittima è legato al tentativo di Giuroiu di far prostituire alcune ragazze, in particolare la fidanzata di Ginca a Roma. Nell'ordinanza di custodia cautelare si fece riferimento all'ipotesi di un movente legato a una lotta per la gestione di prostitute romene. Non solo, dunque, una reazione di “difesa” della ragazza così come sostenuto da Ginga. La polizia arrivò agli imputati nascondendo un localizzatore satellitare sull'auto di Ranieri che portò gli agenti al nascondiglio: una casa disabitata a Tor San Lorenzo dove si nascondevano anche Ginga e la fidanzata.
Marco Cusumano
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