Il torneo di surfcasting si è svolto nelle torbide e tempestose acque del mare del nord, in un tratto di costa sulla Manica della Francia settentrionale, situato di fronte alla costa sud-orientale dell'Inghilterra. «La difficoltà più grande è stata capire la corrente del mare e cercare, aiutato dal vento, di trovare i canaloni dove si nascondevano le prede più appetibili» – ha detto Paniconi.
Per il giovane pontino questo è il terzo mondiale finito con un posto sul podio, il primo lo ha vinto nel 2013, lo scorso anno si è classificato secondo e adesso è nuovamente medaglia d’oro.
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