Sono numerosi i pontini a Barcellona nel giorno dell’attentato. Come Salvatore Simonetta che racconta: «Stavamo per scendere sulla Rambla, ma le porte della metro non si sono aperte in tutte e due le fermate che permettono di salire sulla passeggiata. Una volta scesi, alla terza fermata, la polizia ci ha spiegato dell’attentato e ci ha consigliato di tornare in albergo».
«Il primo pensiero è andato alla mia famiglia, a mio fratello che vive lì» racconta Lola Fernandez, da anni residente a Latina, ma originaria della Spagna.
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