Striscioni e un corteo in motorino per l'addio a Giuseppe Maiolo: «Per sempre con noi»

Camera ardente all'ospedale di Latina dalle 9 alle 11, nel pomeriggio alle 14 il funerale nella chiesa di Penitro

Striscioni e un corteo in motorino per l'addio a Giuseppe Maiolo: «Per sempre con noi»
di Elena Ganelli
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Lunedì 11 Marzo 2024, 10:36

È il giorno dell'addio, dell'ultimo saluto a Giuseppe Maiolo, Peppe come lo chiamavano tutti. Ma anche il giorno della rabbia, delle riflessioni. Il rito funebre sarà celebrato nella chiesa del Buon Pastore a Penitro, il quartiere dove il ragazzo di 16 anni, morto mercoledì scorso in seguito a un incidente stradale, è cresciuto. Concelebreranno il parroco don Showry e don Mariano Salpinone, dell'oratorio Don Bosco, che Giuseppe frequentava. Ed è lui a raccontare del grande affetto e dei tanti amici del ragazzo che oggi sfileranno in corteo anche con i motorini per accompagnarlo in questo ultimo viaggio. Qualcuno andrà a salutarlo nella camera ardente allestita questa mattina a Latina, al Santa Maria Goretti.

«I ragazzi vivono in un mondo diverso da noi adulti dice il sacerdote e noi spesso non ce ne accorgiamo, fatichiamo a comprenderlo. Giuseppe si faceva volere bene, stava bene in compagnia e la sua scomparsa ha colpito molto i suoi coetanei che associano questa tragedia alla morte di Romeo (Romeo Bondanese, il 17enne ucciso con una coltellata a Formia nel febbraio 2021, ndr). Io spero che la morte di Giuseppe abbia insegnato qualcosa a noi adulti. La mattina dell'incidente conclude don Mariano mi avevano appena avvisato dell'incidente quando ho sentito l'eliambulanza passare proprio sopra l'oratorio, quasi fosse un saluto...». Questa morte ha scosso profondamente Formia che da giorni si sta chiedendo se si poteva fare qualcosa in più per quell'adolescente dalla vita difficile. «Tutti noi potevamo fare di più ha detto lo zio familiari e istituzioni. Ce ne rendiamo conto soltanto ora, ma è troppo tardi ormai».

Formia si prepara dunque a dare l'ultimo saluto a Giuseppe, il ragazzo di 16 anni è morto in seguito ad un incidente stradale sulla regionale 630 mercoledì scorso, terribile l'impatto del suo scooter con un camion. Sabato scorso il medico legale Fabio Guidato ha effettuato l'autopsia su incarico della Procura della Repubblica di Cassino, il decesso è dovuto a un politrauma. I risultati definitivi saranno comunque depositati entro 30 giorni.
Da questa mattina il corpo del ragazzo sarà nella sala mortuaria dell'ospedale Santa Maria Goretti, dalle 9 alle 11, prima di essere riportato nella sua città per le esequie in programma per le 14. Il rito funebre sarà celebrato nella chiesa del Buon Pastore a Penitro, il quartiere dove il 16enne è cresciuto. Quella mattina sarebbe dovuto essere a scuola, invece non era stato neppure iscritto. E sono proprio le istituzioni ad essere chiamate in causa in questa storia dopo che l'avvocato Luca Cupolino, legale della mamma di Giuseppe, ha rivelato che quasi un anno fa il Tribunale dei minori lo aveva temporaneamente affidato al Comune di Formia e al sindaco pro tempore, Gianluca Taddeo. Ma nelle stanze del Comune il fascicolo deve essersi perso perché non si è provveduto a collocarlo in una struttura adeguata alle sue problematiche, come aveva stabilito il giudice, e neppure a iscriverlo a scuola. A distanza di quattro giorni però dall'amministrazione cittadina non sono arrivate risposte su come sia stato possibile dimenticarsi degli obblighi nei confronti del ragazzo. «Stiamo rivedendo le carte con i servizi sociali» precisano dal Comune che si trova in una posizione di evidente difficoltà.
Il dolore comunque è palpabile tanto che ieri due giocatori della prima squadra dell'Insieme Formia dopo il match vinto contro il Racing Ardea hanno mostrato una maglietta sulla quale è stata fatta stampare la foto di Giuseppe, al mare sorridente, sotto la quale campeggia la scritta "Peppe vive". I ragazzi sono Cristian Marotta e Antonio Marino. E il 16enne è stato ricordato anche con uno striscione comparso sugli spalti dello stadio dove si legge "Peppe sempre con noi". Oggi l'ultimo saluto.
 

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