TOLENTINO - Alla faccia dell’incubo rincari. A Tolentino c’è un bar dove il caffè costa solo 50 centesimi. È così dal 2008, anno di apertura del locale situato nella zona industriale, in via Cristoforo Colombo. E nonostante la posizione piuttosto isolata, ogni giorno sono tanti i clienti che si concedono una “colazione anti-inflazione”. Il bar si trova nello stabile che ospita lo storico megastore “Fallimenti” e i proprietari sono gli stessi.
Caffè a 50 centesimi, la storia
«Chi viene da noi per la prima volta resta incredulo.
Ma com’è possibile? «La nostra attività principale è il maxi negozio, nato nel 1992, dove vendiamo articoli per l’edilizia, casalinghi, articoli da regalo, elettrodomestici, mobili, abbigliamento, giocattoli, generi alimentari e tanto altro. Il bar è un servizio in più che abbiamo voluto garantire e la politica dei prezzi bassi, oserei dire stracciati, è per attirare clienti e fidelizzare ancora di più con loro. Una sorta di “operazione simpatia”. Mi rendo conto che i margini di guadagno non sono altissimi: diciamo che il nostro obiettivo è non rimetterci e fare da traino al megastore. Ovviamente la struttura è di nostra proprietà, altrimenti una politica commerciale del genere sarebbe impensabile».
Per Camillucci quella di “Fallimenti” è una grande famiglia. «I nostri dipendenti possono pranzare da noi a soli cinque euro. Siamo in 40 a lavorare in questa struttura, una squadra davvero affiatata. Il negozio si è trasformato con successo nel corso degli anni, diventando un punto di ritrovo per quanti hanno bisogno di fare acquisti per la propria casa o per l’ufficio. La scelta del nome? All’inizio vendevamo prodotti di aziende fallite, da qui la scelta. Poi l’attività è cambiata, ma visto il successo abbiamo deciso di continuare a chiamarci “Fallimenti”. Acquistiamo merce di qualità in offerta, riuscendo poi a proporla al pubblico a prezzi d’eccezione. Diciamo che da questo punto di vista il costo del caffè per noi è uno spot. Nonostante il passare degli anni non lo abbiamo mai aumentato. E non vogliamo farlo». Ma non è tutto. «Abbiamo un erogatore di acqua alla spina: ogni cliente può servirsi liberamente, senza pagare nulla».