Urbino, Sgarbi presenta Piero Della Francesca: «Giusto negare il prestito a Forlì»

Urbino, Sgarbi presenta Piero Della Francesca: «Giusto negare il prestito a Forlì»
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Martedì 5 Aprile 2016, 16:25
URBINO - Presenta le iniziative per l’anno pierfranceschiano, ringrazia il direttore della Galleria Nazionale Aufreiter per aver negato il prestito di un quadro di Piero Della Francesca a Forlì, cui non risparmia frecciate: Vittorio Sgarbi sceglie il modo più eclatante per lanciare Urbino e le celebrazioni per il grande artista.
Con una conferenza su «Il cammino di Piero», Vittorio Sgarbi, assessore alla rivoluzione e alla cultura di Urbino, ha presentato a Palazzo Ducale le mostre e le iniziative dedicate a Piero della Francesca nell'anno delle celebrazioni pierfranceschiane. «Abbiamo appena fatto una riunione con il direttore Aufreiter - ha esordito Sgarbi - che ha già migliorato l'allestimento dei due Piero della Francesca negando il prestito di uno dei due a Forlì, e ha fatto bene. Ha un certo dinamismo, oltre ad avere fondi che superano di gran lunga quelli del Comune. Ha infatti ottenuto un finanziamento che deve spendere entro il 2016 di 800 mila euro, al quale dovrebbe aggiungersi il contributo del Comune, con proposte già arrivate ma non competitive con la mia, perchè non così potenti da determinare una curiosità innovativa che porti più turismo a Urbino. Quindi abbiamo progettato, e credo che riusciremo a farla entro la fine di giugno, il “Rinascimento segreto”, una mostra bellissima di dipinti che, in 60-70 opere, sono la testimonianza di un meraviglioso Rinascimento invisibile perchè nelle collezioni private». «Per il 13 maggio - ha proseguito -, per non essere troppo lontani dall'impresa disperata di Forlì, che è fare Piero della Francesca senza Piero (anche se la mostra è bellissima, perchè attesta la fortuna di Piero nel Novecento), abbiamo inventato “Il Cammino di Piero”, ossia: uscendo da Forlì, non dico delusi, ma senza Piero, lo si va a cercare altrove. E la prima città è Urbino, con due capolavori, dove verrà rispecchiata la fortuna di Piero in due dipinti di De Chirico, nella Sala dove tornerà la “Città ideale”, piena di quelle architetture che poi De Chirico mette in scena in una dimensione più metafisica. Poi andiamo a Sansepolcro, con alcuni dipinti di Fontana; quindi a Borgo San Sepolcro, con due opere di Burri e infine al Museo Civico di Arezzo con otto dipinti di Morandi. Da ultimo, a giugno ad Arezzo la mostra di “corpi illuminanti” con teste di vetro, come i copricapi dei personaggi di Piero; due di queste sculture, come due corazzieri, saranno davanti alle entrate delle mostre».
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