Il film, attraverso le cause affrontate e vinte che hanno fatto scuola nell'ambito della parità dei diritti e delle discriminazione di genere, esplora le tappe che hanno portato Ruth a essere la seconda donna - nominata da Bill Clinton nel 1993 - tra i nove componenti della Corte Suprema degli Stati Uniti.
Ribattezzata dai millennial con l’appellativo di Notorious RBG (parafrasando il nome d'arte del celebre rapper Notorious B.I.G.), oggi, a 85 anni, Ruth Bader Ginsburg è una vera e propria icona pop e simbolo di emancipazione civile anche tra le generazioni più giovani.
«Abbiamo preso a cuore l’approccio della Giudice Ruth Bader Ginsburg al sessismo e alle avversità - spiegano le registe West e Cohen - Quando dopo essersi laureata in Giurisprudenza con il massimo dei voti non riuscì a trovare un lavoro, ricordò il consiglio di sua madre: la rabbia è una perdita di tempo».
«Alla fine - aggiungono le registe - Ruth è stata in grado di usare le sue formidabili abilità legali per lottare per la giustizia e per le donne, una lotta che ha continuato per cinquant’anni. L’impegno incessante di RGB è a favore non solo dell’uguaglianza di genere ma anche delle istituzioni democratiche che proteggono i diritti di tutti i cittadini. Non c’è da stupirsi che sia un’icona del nuovo millennio».
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