È un intramontabile accessorio che, ogni estate, torna ad essere in voga. Non importa che sia a falde larghe o strette, più o meno rigido e con fascia nera piuttosto che colorata, il cappello di paglia (o paglietta) è un evergreen. Must have per ragazzi e signori di tutte le età protegge dal sole ma può diventare, se portato con classe, qualcosa di cui non si può fare a meno. E spostandosi in spiaggia, da Sabaudia a Fregene, con una capatina a Santa Severa o a Torvaianica, il litorale laziale (se si vuole giocare in casa) offre molte occasioni per rintracciare i famosi "Panama" che spesso possono avere anche prezzi modici, proprio per essere "cheap and chic" anche sul bagnasciuga. Non che le signore non amino accessori del genere, anzi, ma per i maschietti il cappello di paglia al mare (e sempre più spesso in città) è irrinunciabile. Tra le proposte trendy che l'estate regala ci sono quelle di Zara se si vuole spendere poco, con cappelli nelle tonalità del blu, nero, bianco e giallo paglierino. Intrecciati o morbidi. Da H&M e Bershka il tutto assume una connotazione street style e la banda laterale è a volte sostituita da piccole corde intrecciate che danno un tocco marinaresco al look per la testa.
Per chi ama i dettagli, invece, le bordure delle falde possono essere variopinte e, se proprio non si hanno problemi di budget, regalarsi o chiedere in regalo un Borsalino è un po' come per una donna innamorata ricevere un diamante. L'alternativa più economica, ma sempre di alta gamma, potrebbe essere un Mühlbauer che resta sempre nel guardaroba maschile come un prezioso gioiello da tirare fuori per le occasioni adatte. Indossare un cappello di paglia però non è sempre facile perché, mentre sulle passerelle i modelli sembrano sfoggiare tutto il loro sex appeal vestiti solo con un paio di shorts da mare e una paglietta, nella vita reale se non si è abituati a portare un cappello le cadute di stile sono dietro l'angolo. Soprattutto quando gli abbinamenti con camicie beachwear stampa fantasia e pantaloncini di lino non sono precisissimi. Sperando di non farsi dire dai più "cosa ti sei messo in testa?". E addosso.