Autunno in arrivo, è tempo di trench: tutti i modelli di tendenza

Autunno in arrivo, è tempo di trench: tutti i modelli di tendenza
di Veronica Timperi
3 Minuti di Lettura
Sabato 21 Ottobre 2017, 13:21 - Ultimo aggiornamento: 13:25


La colonnina di mercurio segna ancora temperature estive in questo autunno inoltrato, ma le piogge stanno per arrivare. L'imperativo dunque è quello di aprire il guardaroba e rispolverare l'intramontabile trench, un capo che ha più di 150 anni ma non li dimostra affatto. Un po' di storia. Il primo venne commissionato durante la guerra di Crimea dall'esercito britannico ad Aquascutum. Nel 1901 l'allora ministro della Guerra britannico ordinò alla Burberry, azienda che già dal 1856 produceva impermeabili in gabardina, un modello a metà tra l'impermeabile d'ordinanza e il cappotto militare.
 

 


L'EQUIPAGGIAMENTO
All'inizio il capo era caratterizzato da un profondo sprone dietro, tasche di sicurezza, anelli per appendere le bombe a mano e altri pezzi dell'equipaggiamento militare. Era lungo fino alla caviglia, così da coprire l'orlo degli stivali e proteggere le gambe da freddo e fango, ed era realizzato in una gabardina impermeabile creata appositamente. La mantella posteriore proteggeva spalle, spalline, tasche antipioggia e maniche stringibili con cinturino.

Il modello classico da allora si è evoluto, conservando però ancora alcune caratteristiche come le spalline, il sottogola, la cintura, la chiusura a doppiopetto e la falda triangolare sovrapposta all'allacciatura per una miglior chiusura. Subito dopo la Grande Guerra, negli anni Venti e durante la Depressione, il trench entra nei negozi e inizia così ad essere accessibile a tutti, fino a che, negli anni Quaranta, trova la sua definitiva consacrazione nel cinema. Nel 1942 Humphrey Bogart lo indossa in Casablanca, entrando nell'immaginario collettivo insieme a Greta Garbo che lo sfoggia nel film Destino e ad Audrey Hepburn che lo indossa nei film Sabrina, Cenerentola a Parigi e Colazione da Tiffany facendolo entrare di diritto nella hall of fashion.

ACCOSTAMENTI
Negli anni a seguire, pur subendo tante evoluzioni il trench è sempre rimasto un capo alla moda. Alla fine degli anni 70 i punk lo riadattano al proprio stile, mentre negli anni 80 diviene icona degli intellettuali radical chic. Quest'anno le grandi griffe si sono sbizzarrite con gli accostamenti e i materiali, riuscendo a mantenere sempre il fascino chic del cappotto da trincea. «Metti un trench, e all'improvviso ti senti Audrey Hepburn che passeggia lungo la Senna», diceva Michael Kors, e in fondo è vero, quando si indossa un trench subito ci si sente più eleganti, ricercate e un po' vintage, eroine moderne di quei film in bianco e nero che lo hanno reso celebre.
Se Calvin Klein punta su un modello in pvc a quadri, da abbinare ai jeans per un look sportivo, Stella McCartney propone una versione total check più classica, nei toni del beige, che fa tanto british style. Classica ma stilosa anche la proposta di Roberto Ricci Design, che rivisita nel tono del vinaccia il suo trench. Ci sono poi declinazioni di questo capo più sensuali e maliziose, come quelle in pelle, in vinile, trasparenti o in colori shocking, come la proposta in rosa di Valentino. Fendi lo ha rivisitato in pelle bianca con intarsi in visone sulle maniche: un trench sofisticato e prezioso, abbinabile con tutto.

CAVALLERIZZE
Versace ha optato per un modello grintoso in pelle nera con i revers rosa che avvolge la silhouette, un po' stile Catherine Deneuve in Belle de Jour. Ironica la versione di Miu Miu: il trench è totalmente trasparente e bordato in nero, unico elemento a contrasto in questo capo che svela l'abito che si indossa sotto.
 Quello di Max Mara è avorio, lucido, en pendant con il tailleur pantalone con giacca dall'ampia scollatura. Tod's ha puntato sullo stile cavallerizza con dettagli in cuoio. Per un perfetto look alla Singing in the Rain non possono mancare, però, ombrello e stivali da pioggia in gomma, per cantare sotto la pioggia, e magari saltare allegramente nelle pozzanghere come eterne bambine.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA