Arriva la tutina per lui, quando la moda uomo scimmiotta i must femminili

Arriva la tutina per lui, quando la moda uomo scimmiotta i must femminili
di Laura Bolasco
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Lunedì 19 Giugno 2017, 19:22 - Ultimo aggiornamento: 23:08

C’erano una volta il rosa, i volant e le rouche per lei. E c’erano una volta i blazer, i pantaloni sartoriali e le cravatte per lui. Oggi, con una rivoluzione dei sessi in continua evoluzione, i fiocchi, i pizzi e i merletti si distaccano da uno stereotipo esclusivamente femminile omaggiando anche il menswear internazionale, e raggiungendo, complice un mix di ironia e sfrontatezza, un pubblico sempre più vasto e voglioso di cambiamento e novità. Era il 15 maggio quando la Aced Design mise sul mercato la prima tutina maschile, “una rivoluzione nella moda uomo”, promettevano i fondatori. "Romphim", lanciata sul famoso sito di crowdfunding americano Kickstarter, ha raccolto oltre 300mila dollari ed è la fisica dimostrazione di quanto i tempi, le domande e le offerte siano cambiati e di come un’idea nata da quattro amici sia stata felicemente accolta da chi, come loro, cercava divertimento e stile nell’universo fashion XY.
 

 


Shorts laserati da uomo, jabot e stampe a fiori sui completi maschili anni '70: Gucci abbraccia la tendenza abbinandole addirittura sabot e borsa a mano logata. E se la creatività di Alessandro Michele sconfina in un mondo pastello dove gli uomini indossano trench dai baveri ricamati, altri designer emergenti non perdono l’occasione di dire la loro.

C’è chi timidamente osa un look total pink o rosa salmone come Paul & Joe e chi, come Craig Green sostituisce l’armadio maschile con quello femminile con tagli moderni, quasi futuristici, senza essere mai banale.
Vetements, brand rivelazione e simbolo di una generazione votata alla rivolta, non perde occasione di stupire con una collezione dedicata al potere dell’identità e del diverso.

Già lo scorso inverno a New York modelli vestiti di una sensualità tutta femminile avevano sfilato per Palomo Spain con la sua linea uomo “Objecto Sexual”, rovesciando ruoli, boicottando regole, fronteggiando pregiudizi e condendo il tutto con un’altissima sartorialità.

Morbidi pantaloni di velluto, paillettes, piume, frange e veri e propri abiti da donna cuciti sulla silhouette maschile: la sottile linea dei generi si assottiglia fino a svanire e gli abiti di Alejandro Palomo vengono acquistati indifferentemente da entrambi i sessi. Signore e signori, vi presentiamo la nuova frontiera dell’unisex.
 
 

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