Decollerà stamattina dal Regno Unito il primo volo transatlantico alimentato solo con carburanti alternativi. Diretto all'aeroporto JFK di New York, partirà alle 11.30 (ora locale) da Heathrow, a Londra. L'aereo, un Boeing 787-9 Dreamliner, della compagnia aerea britannica Virgin Atlantic, avrà nei serbatoi solamente carburante SAF, il "combustibile del futuro". Nonostante attualmente il costo di questa soluzione sia elevato e decisamente fuori mercato, con l'aumento della produzione il prezzo potrebbe abbassarsi, diventando così un'alternativa sostenibile al classico carburante.
Il volo
Partirà oggi alle 11.30 dall'aeroporto di Londra Heathrow il primo volo commerciale transcontinentale alimentato solo con carburante sostenibile.
Per il volo VS100 - quello in partenza oggi da Londra - il serbatoio dell'aereo è stato riempito da 50 tonnellate di SAF: l'88% deriva da grassi di scarto, mentre il resto dagli scarti della produzione di mais negli Stati Uniti. Sostenuto da finanziamenti governativi, il progetto ha visto la partecipazione di moltissime aziende, tra cui il produttore di motori Rolls-Royce e il colosso energetico BP. Attualmente nel Regno Unito non esistono impianti SAF commerciali dedicati, anche se l'obiettivo del governo è quello di averne cinque in costruzione entro il 2025. Il volo VS100 sarà il primo «operativo al 100% con i cosiddetti carburanti sostenibili su entrambi i motori, da parte di una compagnia aerea commerciale, su una rotta a lungo raggio», specifica Virgin in un comunicato stampa in cui si precisa però che non verranno trasportati passeggeri né imbarcata alcuna merce. Prodotti da oli usati, residui di legno o alghe, i carburanti per l’aviazione sostenibili possono essere utilizzati oltre al cherosene (fino al 50%) negli attuali aerei.
Our Sustainable Aviation Fuel (SAF) journey continues next week when Trent 1000 engines take to the skies to power @VirginAtlantic’s Flight100, the world's first 100% SAF transatlantic flight by a commercial airline. Check out the video to see more. #PowerofTrent #VS100 pic.twitter.com/CQ1UHrB1i6
— Rolls-Royce (@RollsRoyce) November 24, 2023
Le parole degli esperti
Secondo il ministro dei Trasporti Mark Harpe, intervistato dalla BBC, l'uso dei carburanti sostenibili per l'aviazione non è l'unica soluzione, ma è «un passo davvero importante rispetto alle altre tecnologie per garantire che possiamo continuare a volare e proteggere l'ambiente». Un'opinione condivisa anche dal dottor Guy Gratton, professore associato di aviazione e ambiente presso l'Università di Cranfield, secondo cui il crescente utilizzo di SAF deve essere trattato come un trampolino di lancio verso le tecnologie future. Tecnologia che «potrebbero trattarsi di carburanti elettronici (che vengono prodotti utilizzando anidride carbonica o monossido di carbonio catturati, insieme all'idrogeno), potrebbero essere idrogeno, potrebbero essere alcune tecnologie di cui disponiamo ancora solo in fase di laboratorio».
La reazione degli ambientalisti
Lunedì, però, l’associazione ambientalista Stay Grounded ha descritto l’operazione come greenwashing: «Non è un caso che questo volo abbia luogo due giorni prima dell’inizio della COP28 a Dubai», afferma Stay Grounded. «Mentre l’attenzione del mondo è focalizzata su un volo, ce ne sono 100.000 ogni giorno che utilizzano combustibili fossili. I sostituti sono solo una goccia nell’oceano di idrocarburi». Finlay Asher, un ingegnere aerospaziale che ha lavorato per la Rolls Royce, citato da Stay Grounded, spiega che la tecnologia CDA, chiamata in inglese SAF, è un «vicolo cieco tecnologico» perché non può essere sviluppata su una scala sufficiente per fare la differenza. «Le due potenziali fonti di carburante per l’aviazione veramente sostenibile sono entrambe fortemente limitate in termini di scala. I rifiuti utilizzati come materia prima per il biocherosene di questo volo non sono disponibili in quantità abbastanza grandi da avere un impatto significativo sulle emissioni dell’aviazione», ha aggiunto il Doug Parr, scienziato di Greenpeace UK. «Inoltre, la CO2 proveniente dalla cattura diretta dell’aria e l’idrogeno verde prodotto mediante elettrolisi - entrambi utilizzati per produrre l’e-kerosene - sono molto costosi da produrre».