È morto in maniera terribile il brasiliano Genivaldo de Jesus Santos, 38 anni, originario di Umbaúba, nello stato di Sergipe. L'uomo è soffocato con il gas dentro il bagagliaio di un'auto della polizia, dentro la quale era stata fatta esplodere una granata fumogena. Una morte che ha scatenato dure polemiche in Brasile, a due anni da quella di George Floyd, uomo di colore, ucciso dalla polizia negli Stati Uniti.
Il video della tragedia
Su internet sono stati diffusi video in cui si vedono due agenti rinchiudere l'uomo in un bagagliaio, da cui esce del fumo denso.
Le indagini in corso
Secondo la polizia l'uomo è stato arrestato perché ha «attivamente fatto resistenza» all'approccio degli agenti. A causa della sua «aggressività» sono state usate «tecniche di immobilizzazione e strumenti offensivi a basso potenziale». Diverso il racconto di Wallison de Jesus, nipote di Santos e presente al momento dell'arresto: lo zio stava guidando in un'autostrada, quando la polizia lo ha fermato, chiedendogli di togliere la maglietta. L'uomo era in cura per schizofrenia. Appena i poliziotti hanno trovato le ricette dei medicinali necessari alla cura, l'uomo si è innervosito. Il nipote ha dichiarato di aver avvertito gli agenti delle condizioni di salute dello zio. Ma è a quel punto che «la tortura è iniziata», ha detto Wallison.
I momenti della morte
Nei video diffusi sui social si vede l'uomo con testa e busto, bloccati dentro il bagagliaio dai poliziotti. Le gambe fuori penzolanti, mentre un oggetto viene lanciato nel veicolo. A quel punto il gas inizia a uscire. «Così lo uccideranno», si sente dire da uno dei presenti, mentre le gambe di Santos smettono di muoversi. I due agenti, dopo aver capito che l'uomo aveva perso conoscenza, lo hanno trasportato all'ospedale: è stato dichiarato morto poco dopo.