Una missione, quella nel Mar Rosso, che è necessaria per arginare gli attacchi degli Houthi, il gruppo armato dello Yemen. È di questo parere il generale Giorgio Battisti, del Comitato Atlantico Italiano: «Non so se ci saranno ripercussioni sull'Italia da parte dell'Iran, difficile prevederlo ora. Ciò che è certo che ormai, la missione nel Mar Rosso, è fondamentale per cercare di arginare gli attacchi degli Houthi», ha detto all'Adnkronos commentando la notizia dell'invio della fregata europea multi missione Virgilio Fasan, anticipata ai prossimi giorni e prevista, inizialmente, per febbraio 2024. «Il gruppo armato dello Yemen sta bloccando il transito delle navi commerciali che dall'Indopacifico confluiscono verso i porti del mar Mediterraneo. L'operazione alla quale l'Italia si appresta a prendere parte è di sicurezza internazionale a guida statunitense. Il nostro Paese avrà il ruolo di proteggere con pattugliamenti queste navi commerciali, offrendo anche supporto di intelligence per fermare gli attacchi degli Houthi che, nonostante abbiano ribadito la loro intenzione a colpire solo le navi che portano rifornimenti a Israele, di fatto assaltano tutte le imbarcazioni che transitano nello stretto di Bāb el-Mandeb, siano esse di proprietà israeliana o meno».
Il Mar Rosso e il problema di carattere internazionale
Secondo Battisti non si tratta più di un problema di carattere regionale, legato al conflitto tra Hamas e Israele ma è diventato «di carattere internazionale, perché blocca la rotta marittima più breve che dall'Indopacifico e dall'Oceano Indiano arriva nel nostro Mediterraneo.