Pechino, abbiamo un problema. I maschi non sono più tanto maschi secondo il governo comunista che vuole introdurre dei corsi di recupero specifici. Corsi di cosa? Lezioni di mascolinità per combattere timidezza e atteggiamenti considerati effeminati. Proprio così, quella che in Occidente viene ormai genericamente riconosciuta come mascolinità tossica.
Perciò i funzionari del ministero dell'Istruzione in Cina hanno annunciato di voler creare un programma ad hoc per «coltivare la mascolinità» nei ragazzi in età scolare introducendo a scuola più lezioni di ginnastica e aggiungendo più insegnanti maschi. É in particolare un alto consigliere politico, Si Zefu, ad aver fatto scoppiare la bomba accusando letteralmente le madri, le nonne e le insegnanti di viziare i giovani cinesi e di renderli troppo «delicati, codardi ed effeminati».
“Si Zefu said the home environment was partly to blame, with most Chinese boys being raised by their mothers or grandmothers.”
Fellas, is it gay to be raised by mothers and grandmothers? https://t.co/jW3kMrFVEt— Zach Wolfe (@zachwolfelaw) February 5, 2021
Nel 2018, ad esempio, già il preside della scuola Jiang Zhiming, nella città orientale di Hangzhou, nella provincia cinese dello Zhejiang, ha lanciato un corso di arrampicata su roccia dicendo: «I ragazzi sono troppo deboli, hanno bisogno di uno sport maschile». In questa stessa città un anno fa erano stati grattati via dai muri delle strade i poster di una famosa boy band, colpevole di non essere abbastanza mascolina.
🔥 #SKY burn.
Boy band S.K.Y have released their new #musicvideo for their latest track ‘Burn’, directed and shot by #Vonka, featuring a beautiful #ColourGrade by Nicola Gasparri. Check out some of the stills.
Music video: https://t.co/qAxrhCnBDU pic.twitter.com/0fTWDM4lLt— Moving Picture Company (MPC) (@moving_pic_co) November 11, 2020
La questione è seria secondo Si Zefu che ravvisa una «minaccia allo sviluppo e alla sopravvivenza della nostra nazione». L'appoggio del ministero alla proposta ha provocato una reazione immediata nell'opinione pubblica ma anche tra esperti di genere e sessualità. La prima conseguenza? Potrebbe essere la violenza domestica o il bullismo sull'identità sessuale e l'espressione di genere.
Fang Gang, un sessuologo di Pechino, crede che questa visione obsoleta della mascolinità maschile sia legata alla violenza sessuale e domestica. «Un'espressione maschile dominante richiede agli uomini di essere coraggiosi, rudi, di sopraffare le donne, così quando gli uomini non possono raggiungere questo attraverso il successo nella carriera o in altri modi, sono stati sminuiti dal patriarcato come 'non uomini», queste le sue parole riportate da Inkstonenews, giornale del gruppo South China Morning Post. «La violenza domestica è una forma di cercare di sostenere quell'immagine da 'duro'. Questi uomini inconsciamente temono profondamente di 'non sembrare un uomo' e cercano di mostrare la loro forza attraverso la violenza», ha spiegato Gang.
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