Grecia, Anastazja Rubińska violentata e uccisa a 27 anni: avvolta in un lenzuolo e gettata in una palude

La polizia greca ha arrestato il principale sospettato: è un 32enne originario del Bangladesh; stava fuggendo in Italia

Grecia, Anastazja Rubińska rapita e strangolata a 27 anni da un gruppo di turisti: cadavere avvolto in un lenzuolo e gettato in una palude
di Lorenzo Bonuomo
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Martedì 20 Giugno 2023, 11:37 - Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 14:39

L'hanno aggredita, strangolata e infine gettata in una palude, avvolta in un lenzuolo. Questo - secondo le indagini - il triste destino di Anastazja Rubińska, una ragazza polacca di 27 anni, originaria di Breslavia ma residente nell'isola di Kos, in Grecia. Qui la giovane lavorava in un albergo a cinque stelle nella località di Marmari, insieme al fidanzato Michał Śliwiński, di 28 anni, suo connazionale. 

Anastazja era scomparsa dallo scorso 12 giugno, giorno in cui è stata vista per l'ultima volta in un bar locale. Al termine di sei giorni di ricerche, domenica 18 giugno, la polizia ritrovato il suo cadavere, nudo e in stato di decomposizione, nella zona paludosa nei dintorni di Alykes. Per la polizia scientifica greca non ci sono dubbi: la 27enne è stata soffocata a morte. La salma è stata già stata riconosciuta dalla madre, che nel frattempo è volata appositamente in Grecia. Ieri il cadavere è stato trasferito a Rodi per l'autopsia, che potrebbe fornire ulteriori dettagli sull'omicidio.  

 

L'indagine e il tentativo di fuga in Italia

I sospetti degli inquirenti si concentrano per ora su un uomo di 32 anni, originario del Bangladesh, arrestato con le accuse di violenza sessuale, omicidio e occultamento di cadavere. La sua abitazione si trova a meno di un chilometro di distanza dal luogo in cui è stata trovata la vittima. Come dimostrano alcuni filmati di videosorveglianza, la 27enne era entrata in quella casa di proposito, insieme al 32enne. Cosa confermata anche dal rinvenimento sul posto di alcune tracce di DNA della giovane, insieme a una ciocca di capelli e una camicetta sporca di sangue

Altri indizi che complicano la situazione del 32enne consistono nelle testimonianze di alcuni residenti della zona: hanno detto agli inquirenti di aver visto nei giorni scorsi indossare vestiti sporchi di terra e fango. Un fatto confermato anche dal coinquilino del 32enne, un uomo di origine pachistana anche lui finito sotto indagine: gli inquirenti ipotizzano, infatti, che il cadavere di Anastazja possa essere stato trascinato in quella palude da più di una persona. In casa del sospettato le autorità hanno trovato anche un biglietto per l'Italia, acquistato presso un'agenzia viaggi del posto.

Possibile, dunque, che l'uomo avesse intenzione di rifugiarsi proprio nel Bel Paese, dopo aver compiuto il delitto. 

La dinamica dell'omicidio

Secondo la ricostruzione delle autorità, la 27enne ha conosciuto il suo presunto aguzzino in un bar della zona. Dopo aver consumato con lui alcuni drink alcolici, avrebbe accettato un passaggio in moto da parte sua. Il 32enne l'avrebbe quindi condotta in casa sua, dove avrebbe tentato un approccio sessuale. Dopo aver incassato il rifiuto da parte della ragazza, l'avrebbe violentata, nonostante le sue resistenze. Temendo una denuncia per aggressione, il 32enne avrebbe strangolato la vittima, per impedirle di parlare. La dinamica sarebbe confermata da alcuni graffi notati dagli investigatori sulle braccia del sospettato. Una volta uccisa la donna, il bengalese l'avrebbe trasportata fuori dall'abitazione passando da un'uscita sul retro, dove non c'era alcuna videocamera che potesse inquadrarlo. 

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La prima udienza

Il sospettato è comparso ieri in aula davanti a un giudice, negando ogni responsabilità sul delitto. Tramite il suo legale ha sostenuto di essersi procurato quei tagli alle braccia durante alcuni lavori agricoli. Fatto che giustificherebbe pure i vestiti sporchi di terra. Quanto alla presunta aggressione, l'indagato ha sostenuto di aver avuto soltanto un rapporto sessuale consenziente con la vittima. 

Il primo ministro polacco chiede l'estradizione

«Sono scioccato dal brutale assassinio della 27enne Anastasia. L'assassino deve pagare. Per questo chiederemo alla Grecia di consegnare il sospettato, in modo che possa essere processato in un tribunale polacco», ha scritto su Twitter Mateusz Morawiecki, il primo ministro dellla Polonia.  

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