Il governo Rutte è caduto a causa di un pacchetto di misure volte a limitare il flusso di richiedenti asilo nei Paesi Bassi.
Il piano del partito conservatore VVD del Primo Ministro Mark Rutte, volto a rendere più difficile il ricongiungimento delle famiglie di rifugiati, ha provocato una grave spaccatura nella coalizione.
La coalizione alla guida del IV governo Rutte era formata dal Partito popolare per la libertà e democrazia (VVD), di cui è membro lo stesso primo ministro, dai liberali di D66, dai cristiano democratici dell'Appello cristiano democratico (Cda) e dai calvinisti dell'Unione Cristiana (Cu).
La spaccatura rivelatasi fatale per il governo olandese è tra i partiti VVD e CDA da un lato e calvinisti dall'altro.
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Governo Rutte cade su riforma ricongiungimenti famigliari
I media olandesi avevano raccontato che Rutte fosse disposto a far cadere il governo se non avesse raggiunto un accordo. E così è stato. Rutte ha guidato i Paesi Bassi dall'ottobre 2010 in quattro diverse coalizioni, diventando così il primo ministro più longevo nella storia del Paese.
🇳🇱 Paesi Bassi, cade il governo Rutte: nessun accordo sulle nuove politiche migratorie. @ultimora_pol pic.twitter.com/phWcDYxyha
— Ultimora.net - POLITICS (@ultimora_pol) July 7, 2023
La riforma contestata
Le richieste di asilo nei Paesi Bassi sono aumentate di un terzo l'anno scorso, superando le 46.000, e si prevede che quest'anno saliranno a più di 76.000, superando il precedente massimo del 2015. Per mesi, l'anno scorso, centinaia di richiedenti asilo hanno spesso dormito all'aperto. Lo riporta Politico.
Rutte ha proposto di limitare l'ingresso dei figli dei rifugiati di guerra che si trovano già nei Paesi Bassi e di far attendere le famiglie almeno due anni prima di poterle ricongiungere.
La questione migranti è molto sentita, anche in Olanda. Rutte ha partecipato al viaggio in Tunisia insieme alla presidente della Commissione europea Von der Leyen e alla premier italiana Giorgia Meloni.