Battaglia sulla Cassa di San Marino

Battaglia sulla Cassa di San Marino
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Sabato 25 Marzo 2017, 00:16 - Ultimo aggiornamento: 00:31
Nuova bufera sulle attività di credito della Repubblica di San Marino. La Banca Centrale del Titano, che nell’ambito dell’opera di pulizia e risanamento intrapresa sotto la supervisione del Fmi di recente aveva sospeso per 60 giorni gli organi amministrativi di Asset Banca, uno dei sei istituti attualmente in attività nella piccola repubblica, si preparerebbe a un nuovo gesto clamoroso nei confronti della più antica delle banche del luogo: la Cassa di Risparmio di San Marino. Ieri la Commissione deputata dell’istituto presieduto da Wafik Grais e guidato dal direttore generale Lorenzo Savorelli avrebbe infatti discusso a lungo sull’opportunità di azzerare (letteralmente) il consiglio di amministrazione della Cassa, finita sotto accusa per una gestione a dir poco superficiale che, secondo indiscrezioni non confermate, avrebbe procurato un buco complessivo non lontano dal miliardo di euro.

IL CONFRONTO
A tarda sera alcuna nota ufficiale era stata diffusa dai portavoce della Banca Centrale, quindi non si esclude che il confronto possa continuare nelle prossime ore. Ma che la situazione fosse al limite della tensione è provato da una lunga dichiarazione affidata ieri mattina alle agenzie di stampa da Simone Celli, segretario di Stato alle Finanze di San Marino (in pratica il ministro del Tesoro della Repubblica). Ribadendo la linea di trasparenza e la volontà di risanamento del sistema bancario sammarinese, nella nota Celli precisava che «con riferimento alla Cassa di Risparmio mi limito a ricordare che il 22 gennaio 2016 il Consiglio Grande e Generale ha approvato a larga maggioranza un ordine del giorno che impegnava il governo ad agire per far sì che allo Stato venisse riconosciuta la quota di azionariato di Carisp corrispondente agli ingenti apporti di capitale effettuati in questi anni e di modificare la struttura e la composizione del consiglio di amministrazione per assicurare all’organismo più snellezza operativa e maggiori competenze per dare attuazione al piano di ristrutturazione e internazionalizzazione».

IL CONTROLLO
Aggiungeva Celli: «La gestione degli Non performing loans (della Cassa di Risparmio, ndr) sarà oggetto di un’attenta supervisione e di un controllo permanente e rigoroso da parte dello Stato». Ed ecco l’affondo diretto alla vecchia politica e probabilmente agli attuali membri del cda della Cassa: «Purtroppo c’è chi sta consapevolmente avvelenando il clima con l’obiettivo di delegittimare l’azione del governo e delle istituzioni e, cosa che ha dell’incredibile, chi porta avanti questa azione sono coloro i quali hanno creato il problema con una gestione del credito a dir poco allegra. Penso sia evidente a tutti l’assurdità di ipotizzare che a risolvere il problema siano gli stessi che hanno creato il dissesto». Infine, l’ammonimento del segretario Celli volto a mettere in guardia da eventuali appetiti esterni alla Repubblica sul controllo della Cassa: «Carisp è un istituto di credito di importanza strategica, è la banca dei sammarinesi e tale resterà. Alla fine del percorso di risanamento e rilancio saranno i cittadini a giudicare la bontà del lavoro fatto». 
L.Mar.
 
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