“La luna e i falò” protagonista della cena dei re

“La luna e i falò” protagonista della cena dei re
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Martedì 28 Ottobre 2014, 05:47
IL TOUR
Che dire, davanti ai tacos di agnello, burrata, lenticchie ed erbe di campo, preparato da un "due stelle" Michelin come Anthony Genovese? Solo che sarebbe stato da bis! E di Agata Parisella, invece, altra stella sulla piazza romana, che ha proposto prima una leccornia quale la terrina di coda di bue e confettura di sedano rapa su crostino di pane, quindi a seguire il cheese-cake salato? Non fosse bastato, in ogni caso ecco ancora uno dei top della Capitale, Roy Caceres, impegnato in una ricetta tutta da scoprire: mirtilli, avena e melissa! Poi Giuseppe di Iorio, con la tartare di Chianina con pesto di rucola, gelatina all'acqua di pomodoro e spuma al pecorino, a precedere i ravioli di panzanella e baccalà in tempura vegetale su coulis di datterini confit. Ma ancora se ne potrebbero citare, come la rovesciata di porcini, nocciole e alici marinate del mago italiano della pizza e della panificazione, Gabriele Bonci.
LE ETICHETTE
Non è una cena da re? È invece, pur se molto sinteticamente, quanto successo ieri presso il Radisson Blu Es. Hotel di Roma, grazie alla settima tappa del tour itinerante La Luna tra le Stelle, che grazie ad una felicissima idea di Terre Da Vino, imprescindibile realtà vinicola piemontese, vede regolarmente i migliori chef d'Italia rendere onore al loro territorio, e alle etichette dell'azienda, all'interno di una location di prestigio. Nel corso di quest'anno era già toccato a Bolzano, Brescia e Torino; ieri, per l'appunto, nel modernissimo albergo di design a due passi dalla stazione Termini, sì è dato appuntamento il meglio dei fornelli della città, per un appuntamento memorabile aperto a tutti i professionisti del settore, ai giornalisti e ai foodblogger. Grandi materie prime, sapientemente elaborate, e tanti banchi d'assaggio dove ognuno dei cuochi era pronto a raccontare la propria ricetta, oltre a farla assaggiare. Anche il bravissimo chef dell'albergo, Carmine Nozzolino, si è dilettato con il cannolo di polpo e patate ed essenza di cipolla, così come Andrea Ribaldone, unico cuoco in trasferta, consulente per la catena dei JSH Hotel, che ha realizzato il risotto con rapa bianca e formaggetta di Roccaverano.
LE CANTINE
Protagonisti su tutti, però, i vini della cantina: fra cui rimane da sempre il fiore all'occhiello la Barbera d'Asti la Luna e i Falò, ormai un punto fermo dell'enologia piemontese. Un'azienda che consta di quindici soci, e che solo per la linea dedicata all'alta ristorazione produce 1.200.000 bottiglie, ricavate da trecento ettari. Degni di menzione anche un Barolo Riserva 2001, denominato Essenze, proprio un bel campione, e un Moscato Passito da fine pasto, La Bella Estate (come per la Barbera, un omaggio a Cesare Pavese), di buonissima fattura. Senza dimenticare, ad aprire il percorso, due spumanti davvero niente male: lo Chardonnay Vallerenza e il Pinot Nero Molinera, validissimi per un brindisi d'apertura come per accompagnare un antipasto o un primo piatto di mare. Soddisfatto il presidente della cantina, Piero Quadrumolo: «Due anni fa, per i 25 anni della Luna e i Falò, avevamo pensato di unire appunto la nostra Luna alle Stelle della ristorazione italiana. Mai idea più saggia del rendere questa festa itinerante, a contatto dei cuochi più bravi e del pubblico più attento: orgogliosi anche del valore dimostrato ogni volta dai nostri vini!»
F.T.
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