Rugby, grande festa al Flavio

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Domenica 7 Dicembre 2014, 06:11
Una giornata, mille significati. È il pomeriggio più lungo per il rugby di Rieti, la rimpatriata delle vecchie glorie che invade la tribuna di viale Fassini e poi irrompe al teatro Flavio Vespasiano, dove oltre 150 persone tra ex giocatori e dirigenti saliranno sul palco per festeggiare il cinquantenario degli Arieti. Amarcord di un movimento che ha attraversato il tessuto sociale della città: dalle 17.30 tutti insieme, compreso il fondatore Paolo Vaccari, per raccontare ciò che è stato, per abbracciarsi come quando si lottava in mischia, per placcare il tempo che passa. A Rieti anche molti di giocatori della storica squadra che nell'81-82 disputò la serie A. E anche tanti degli stranieri, come gli australiani Shaun Navin e Cameron Storay. Quest'ultimo, venerdì, prendendo un aperitivo da Gengarelli, è rimasto stupito di quanto fosse cambiata la piazza: «Vent'anni fa qui non si camminava», ha detto. Al Flavio, nel foyer, l'inaugurazione della mostra «L'arte per il rugby» curata da Francesco Sacco.
Ma prima della cerimonia, alle 14.30, tutte le vecchie glorie saranno sugli spalti del Fassini (intitolato, a proposito di figure storiche, a Fulvio Iacoboni), per il big match di serie C contro la capolista Avezzano, partita chiave per continuare a sperare nell'immediato ritorno in serie B. «Anche in occasione del venticinquennale eravamo retrocessi e siamo riusciti subito nell'impresa di fare un veloce passaggio di serie. Anche per questo anniversario ci troviamo nella stessa situazione, e spero che come in quel caso, la risalita sia il più veloce possibile», commenta il tecnico Alessandro Turetta.
E come non bastasse, il rugby reatino ha anche altro da festeggiare. Due ventenni, Stefano Paolucci e Mattia Forgini, cresciuti nel vivaio locale, saranno uno di fronte all'altro in serie A, da titolari, nella sfida tra Gran Sasso e Capitolina. Ieri, oggi e domani. Il passato e il futuro di uno sport che ha fatto le ossa alla città.
Nazareno Orlandi
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