Pierre-Emmanuel Taittinger: da milionario che si vantava di "essere pagato per mangiare, fare l'amore e bere ottimo champagne" a vittima dell'amante che l'insegue con un coltello per evirarlo. Samira L., 48 anni (lui 70, naturalmente sposato), è stata condannata l'altro ieri a un anno di reclusione (con la condizionale) per avere rincorso e minacciato con un coltello il patriarca dell'azienda che produce uno degli champagne più famosi al mondo. L'inseguimento, con "promesse" di ridurre ai minimi termini la virilità dell'ormai pensionato, è avvenuto nel giardino della magione di Reims: le minacce hanno riguardato anche la moglie Claire, 76 anni, e la figlia Vitalie che manda avanti l'azienda. E persino una seconda, per quanto presunta, amante.
Taittinger ha riacquistato (746 milioni di euro) l'azienda di famiglia nel 2006 ceduta anni prima a un fondo di investimenti annunciando comunque di essere pronto a ritirarsi dalla gestione dell'azienda. Ormai sei anni fa aveva denunciato una dipendente, una contabile, ovvero Samira L. con la quale aveva avuto una relazione dal 2011 al 2014 nel 2017 per denunciare tre anni di molestie da parte di una contabile, di nome Samira L.
La denuncia - si legge sul Times - aveva innescato l'ira della donna che aveva tempestato il magnate con messaggi minacciando di evirarlo e ucciderlo: dai messaggi è poi passata ai fatti, raggiungendo reims armata di coltello. Non ha raggiunto il "bersaglio" solo per un dettaglio tecnico. Durante il processo ha dichiarato, rivolgendosi a Taittinger: "Se avessi indossato le scarpe da jogging ti avrei preso e ti avrei ucciso".
Samira L.
Un perito (uno psichiatra) del tribunale ha definito l'ex amante come una donna "che ha una personalità istrionica con emotività esagerata e comportamento alla costante ricerca di attenzione".