L'hostess trevigiana Ilaria De Rosa, 24 anni, è rientrata oggi in Italia dopo esser stata espulsa dall'Arabia saudita, dove aveva passato in carcere sei mesi: la giovane assistente di volo, che si è sempre dichiarata innocente, è giunta poco dopo le 13 all'aeroporto di Fiumicino con un volo di linea della Saudi Arabian Airlines. Ad attenderla nello scalo, diverse troupe televisive e giornalisti di radio e carta stampata, che però la hostess ha preferito dribblare uscendo da un altro varco accompagnata dalle forze dell'ordine. Il caso della hostess era emerso a metà maggio, quando la madre era andata dai carabinieri di Castelfranco Veneto a denunciare la scomparsa della giovane che, in quel momento, era a Gedda ma non aveva più dato notizie. Al momento non è chiesto se la giovane raggiungerà il Veneto, dove risiede la madre, o il Belgio, dove invece vive il padre, un ufficiale dell'Aeronautica in servizio presso una base Nato.
Ilaria De Rosa, la hostess condannata a sei mesi di carcere per «droga»: sentenza confermata
Ilaria De Rosa, le accuse e la scarcerazione
Oggi, giovedì 2 novembre, per la giovane si sono aperte le porte del carcere di Gedda, in Arabia Saudita dove era stata portata i primi di maggio, dopo che ad una festa la polizia le aveva trovato addosso uno spinello.
La vicenda
La vicenda di Ilaria De Rosa era partita con la denuncia di scomparsa presentata dalla madre ai Carabinieri di Castelfranco Veneto, dopo giorni che la ragazza non rispondeva al telefono. Ilaria si era trasferita da solo pochi mesi a Gedda, prima di essere arrestata per uno spinello che le era stato trovato addosso dalla polizia, che avevano fatto irruzione nell'albergo nel quale si trovava quella sera con alcuni amici. La giovane era stata arrestata ed era stata portata in una caserma dove le erano stati fatti firmare alcuni documenti in arabo. Come dichiarò lei stessa, solo dopo alcuni giorni capì che era effettivamente in regime di detenzione. La paura iniziale era che si fosse trattato di un sequestro di persona, dopodiché si è chiarito che il suo arresto era legato all'accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti, reato molto grave in Arabia Saudita.