Mourinho al Newcastle? Il presidente Yasir Al-Rumayyan ha altri pensieri: tribunale sospetta che abbia perseguitato un ex agente segreto saudita

Viene ipotizzata anche una sanzione di 68 milioni di euro

Mourinho al Newcastle? Il presidente Yasir Al-Rumayyan ha altri pensieri: tribunale del Canada sospetta che abbia perseguitato ex agente segreto saudita
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Mercoledì 17 Gennaio 2024, 17:21 - Ultimo aggiornamento: 18 Gennaio, 00:16

Ingaggiare Mourinho al Newcastle oppure difendersi dai sospetti di persecuzione nei confronti di un ex agente segreto dell'Arabia Saudita? Giornate difficili per Yasir Al-Rumayyan, presidente dello United, storica e gloriosa squadra della Premier League (la serie A inglese) ora affidata all'allenatore Eddie Howe. Un incarico gravoso che tuttavia il manager ed economosta saudita 54enne affianca alla conduzione del fondo di investimento Pif, del gruppo Saudi Aramco, alle presenze nei consigli di amministrazione di Uber e della multinazionale nipponica Softbank e alla regia del Liv Golf, circuito di golf per professionisti lanciato nel 2021 per fare ombra al potentissimo Pga Tour grazie agli investimenti proprio del Pif.

@ilmessaggero.it Le parole del tecnico della As Roma José Mourinho alla cena di Natale della squadra: "Natale significhi quasi la fine di un anno però può essere anche un momento di riflessione, io la mia l'ho fatta, la mia riflessione è che posso dare di più e quando dico questo vuol dire che la squadra con me oggi può dare di più" . . . [#IlMessaggero] #mourinho #roma #asroma #calcio #serieA ♬ suono originale - Il Messaggero

Insomma, un'agenda parecchio ingolfata, la sua, che adesso però riporta cerchiata in rosso il rischio di  "essere accusato di aver cercato di danneggiare, mettere a tacere e infine distuggere Saad Aljabri, ex capo dell’Intelligence dell’Arabia Saudita. E non solo lui: anche altri membri della sua famiglia", come riporta il bene informato sito 11 ovvero Rivista Undici.

Sembra che Al-Rumayyan sia nel mirino di un tribunale del Canada dove si trova Saad Aljabri in questo periodo. Si tratterebbe di una denuncia secondo la quale il presidente del Newcastle, forse futuro patron di "Mou",  potrebbe essere incriminato in quanto «direttamente coinvolto in una campagna di tre anni e mezzo, tra giugno 2017 a gennaio 2021, per perseguitare Aljabri e la della sua famiglia. Aljabri tra l’altro è indicato anche come un ex sodale di Mohammed bin Nayef, uno degli ex eredi al trono saudita di Mohammed bin Salman. Perché ex? Perché è stato deposto nel 2017 ed è in un carcere saudita da quasi quattro anni», si legge sempre su 11.

Secondo i principi di accusa - riportati anche dal Telegraph -  Al-Rumayyan "avrebbe eseguito le istruzioni del principe ereditario Mohammed bin Salman e potrebbe quindi essere costretto dal Tribunale a pagare una multa di 68 milioni di euro".

 

Perché una somma così alta? Perché "a suo tempo, da Riyadh, Aljabri venne accusato di aver sottratto centinaia di milioni di euro dai fondi statali destinati alla lotta anti-terrorismo.

E - si legge ancora su 11 - di aver lavorato segretamente con i "servizi" di altri paesi, tra cui gli Stati Uniti. L’ex 007 dell’Intelligence saudita, naturalmente, nega qualsiasi tipo di attività illecita".

Come scrive anche The Athletic, la Premier League aveva accettato l’acquisizione del Newcastle, da parte del fondo PIF, dopo aver ricevuto delle «assicurazioni giuridicamente vincolanti» sul fatto che il governo saudita – o meglio: la famiglia reale – non avrebbe gestito direttamente il club. E invece - conclude 11 - quest’ultimo caso giudiziario sta evidenziando, come dire, un legame abbastanza stretto tra la il principe ereditario Mohammed Bin Salman e una figura di spicco nell’organigramma del Newcastle United: il presidente.

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