Nina Moric, il racconto della malattia: «Ho rischiato di morire. In ospedale non è venuto nessuno, neanche mio figlio»

La rigenerazione di Nina Moric consiste nel prendere «delle decisioni igieniche e irrevocabili. Ho lasciato la tv, che per me era tossica: non sapevo gestirla. Non voglio dire che ero “vera”, in tv, ma non riuscivo a fingere»

Nina Moric, il racconto della malattia: «Ho richiato di morire. In ospedale non è venuto nessuno, neanche mio figlio»
di Luca Uccello
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Giovedì 3 Agosto 2023, 11:52

C'è un'altra Nina Moric. Una Nina diversa da quella conosciuta prima e dopo l'amore con Fabrizio Corona. Una differenza sostanziale. E si capisce leggendo le pagine di Oggi, la sua intervista. Lei non si sente rinata ma rigenerata. «Perché dà l’idea di un processo. E perché rinascita sa di resurrezione, e io non sono mai morta. Anche se ci sono andata vicino».

Nina Moric e il racconto dell'infezione

E qui la prima verità che pochi, forse nessuno conosce realmente: «A maggio ho avuto un problema al seno. Un’infezione che è finita in sepsi. Sono andata in un ospedale milanese dove sono stati, diciamo così, negligenti.

Mi hanno dato antibiotici, cose blande. Ma il male si è diffuso. Dopo un mese, il mio seno era viola, una “bomba” che mi dava dolori atroci. Sono finita in codice rosso all’Humanitas. Ho rischiato, sono stata 20 giorni in ospedale. Mi hanno asportato il seno e la protesi. Ora sono un’amazzone...».

Ma il male vero è stato un altro: «La vera ferita è che non è venuto nessuno a trovarmi, tranne un amico. E ce n’era un altro che mi chiamava dagli Stati Uniti. Stop». Nemmeno suo figlio Carlos. «Lui è parte di me, siamo le due metà della luna, ce l’ho dentro. Ma è tanto che non lo vedo». «È da quasi cinque anni che non ho più gli affetti primari. I genitori, le sorelle, la famiglia. Ed è uno stacco definitivo».

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La rinascita

La rigenerazione di Nina Moric consiste nel prendere «delle decisioni igieniche e irrevocabili. Ho lasciato la tv, che per me era tossica: non sapevo gestirla. Non voglio dire che ero “vera”, in tv, ma non riuscivo a fingere. E la tv era già un declassamento: io nasco come modella. Modella di livello internazionale». 

Per rigenerarsi completamente poi Nina ha lasciato libero sfogo all'arte. Alla sua arte: «I miei bastardelli. Le chiamo così, le mie opere». Opere esposte anche a Brera e apprezzate da Vittorio Sgarbi che ne ha scelte due per un suo volume sugli artisti emergenti. «Ma ha scelto quelle che mi rappresentavano meno. Le ho bruciate».

A casa sua non ci sono specchi, basta riflessi. Ora si ama, si accetta e sempre al settimanale Oggi ammette che non si rifarà il seno. Resterà così perché ora ha imparato a volersi bene. E basta anche con l'accanimento al botulino. «Avevo il terrore di invecchiare».

E il suo cuore? «Non ho avuto storie d’amore, ma lezioni. Per fare un figlio, per sposarmi, forse sì, del mio ex marito (Fabrizio Corona, ndr) sono stata innamorata, o così credevo. Ma non mi ha lasciato niente: né ran- core, né bei ricordi. Il vuoto. Una lezione».

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