Basilicata, vince Pittella con il 60%. M5S cala al 13%, astensionismo record

Pittella esulta
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Martedì 19 Novembre 2013, 07:49 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 13:53
Marcello Pittella del Pd il nuovo presidente della regione Basilicata. L'elezione diventata definitiva nella notte ma si era già delineata con esattezza durante la serata di lunedì, al punto che intorno alle 22 di ieri sera sono partititi i festeggiamenti nel quartier generale del neopresidente a Potenza.



Pittella, 51 anni, medico, padre di tre figli, fratello di Gianni, uno dei quattro candidati alle primarie per la segreteria del Pd, succede a Vito De Filippo, il governatore di centrosinistra che si è dimesso nell'aprile scorso per lo scandalo su «rimborsopoli», l'uso illecito di fondi pubblici da parte di amministratori e consiglieri regionali, che ha portato alla fine anticipata della legislatura.



I RISULTATI DEFINITIVI



Il centrosinistra sfiora il 60 per cento dei consensi. Il Pd è il primo partito, con quasi il 25 per cento dei voti, ma in calo rispetto al 27% delle precedenti elezioni regionali. La coalizione di centrosinistra si conferma lo schieramento più solido e longevo della Basilicata dove il voto ha però fatto registrare un'affluenza ai seggi molto bassa: hanno votato solo il 47,6 per cento degli aventi diritto, rispetto al 62,8 delle passate elezioni regionali.



Il Pdl, che si ferma al 12% (dal 19% delle precedenti regioanli), ha schierato per l'ultima volta il suo simbolo, portando la coalizione di centrodestra al secondo posto, staccando nettamente il Movimento 5 Stelle, che registra la perdita di oltre dieci punti percentuali rispetto alle elezioni politiche del febbraio scorso: allora ottenne alla Camera il 24,3 per cento dei voti, questa volta si ferma al 13 per cento (alle regionali del 2010 la lista di Grillo non c'era).



Fra gli altri candidati presidenti e raggruppamenti, è da notare la percentuale, superiore al cinque per cento, ottenuta da Maria Murante, leader dello schieramento costituito da Sel e Rifondazione comunista (che nel 2010 faceva parte della coalizione di centrosisnitra).



«Provo gioia e amarezza: gioia per il risultato che va profilandosi, amarezza per il marcato astensionismo», è stato il primo commento di Pittella dopo la vittoria. A indebolire il centrosinistra non sono bastati né l'inchiesta su «rimborsopoli» né le divisioni interne al Pd in occasione delle primarie per scegliere il candidato presidente: Pittella si è imposto a dispetto delle indicazioni dei maggiori esponenti del partito, dando una prima indiscutibile dimostrazione di forza.



«È stata premiata la buona amministrazione», ha detto il segretario del Pd, Guglielmo Epifani.