Europee, Tajani scende in campo con Forza Italia: «Noi, forza rassicurante»

L'annuncio del vicepremier e ministro degli Esteri, primo leader della coalizione a fare un passo avanti in attesa che Giorgia Meloni sciolga la riserva domenica 28 aprile

Consiglio Nazionale Forza Italia al Hotel Parco dei Principi Roma. Nella foto il Segretario Antonio Tajani durante il suo intervento e l’annuncio della sua candidatura alle elezioni Europee - Roma, Italia - Sabato 20 Aprile 2024 (foto Valentina...
di Emilio Pucci
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Domenica 21 Aprile 2024, 07:30

«Se un segretario di partito non ha il coraggio di mettersi al servizio di chi gli ha dato fiducia al congresso non sarebbe un buon segretario di partito». Antonio Tajani annuncia la sua candidatura alle Europee. È il primo leader della coalizione a fare un passo avanti, in attesa che Giorgia Meloni sciolga la riserva domenica 28 all’assemblea programmatica di Fratelli d'Italia a Pescara. Non sarà in campo, invece, Matteo Salvini che mercoledì alla presentazione del suo nuovo libro dovrebbe schierare il generale Roberto Vannacci.

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IL CENTRODESTRA

Il centrodestra tutto insomma lavora alla chiusura delle liste.

Il primo progetto illustrato è però quello di Forza Italia e Noi moderati. Il consiglio nazionale di entrambi i partiti ieri ha infatti sancito l’obiettivo di rafforzare l’asse del Ppe in Italia. Il vicepremier e ministro degli Esteri – «una forza rassicurante al centro dell'Europa», lo slogan degli azzurri – ha condiviso la sua mossa con gli alleati venerdì, poco prima del comizio a sostegno di Bardi in Basilicata e della foto di gruppo sul palco. «Ho deciso di candidarmi e lo farò profondendo tutte le mie forze senza mai far passare in secondo piano il mio ruolo di ministro degli Esteri e di vicepremier. Mi perdonerà mia moglie e la mia famiglia, come fanno da 30 anni, se ora mi dedicherà alla campagna elettorale...», ha sottolineato Tajani ai forzisti radunati all’Hotel Parco dei principi di Roma.

Una decisione definita «un atto d'amore nei confronti dei nostri elettori per dire che io ci sono, ci sarò e continuerò ad esserci, da semplice militante, che vuole portare avanti, come feci 30 anni fa, la bandiera di FI, con tutto ciò che rappresenta». L'obiettivo è rafforzare il centro («vogliamo un'Europa popolare, moderata, seria, responsabile, concreta, meno burocratica», ha osservato Maurizio Lupi), superare il 10 per cento e puntare al 20 per cento alle prossime politiche. Tajani ribadisce di non voler fare alcun sgambetto agli altri partiti dell’alleanza, di guardare a chi non va a votare ma è chiaro che Forza Italia vuole fare concorrenza alla Lega al settentrione (nel nord est sarà candidato l’ex sindaco di Verona Flavio Tosi, oltre alla friuliana Sandra Savino; nel nord ovest, tra gli altri, l’imprenditore Paolo Damilano e gli ex leghisti Marco Reguzzoni e Roberto Cota). «Saranno “liste competitive, liste dove non ci saranno né protetti, né protettori, né ciucci e amici...», ha spiegato il responsabile della Farnesina che oggi sarà a Milano per rilanciare il ticket con l’ex ministra Letizia Moratti. Nelle isole come capolista correrà Caterina Chinnici («Come segno inequivocabile della lotta del partito contro la mafia»), al Sud Alessandra Mussolini e Fulvio Martusciello, al centro alcuni candidati civici, tra cui l’imprenditrice marchigiana Graziella Ciriaci e il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli.

GLI ALTRI

Nei prossimi giorni toccherà a Fratelli d’Italia svelare le proprie carte. Alle liste sta lavorando il responsabile organizzativo del partito Giovanni Donzelli. Saranno riconfermati gli uscenti Carlo Fidanza, Nicola Procaccini e Denis Nesci. Ci saranno diversi consiglieri (l’ultimo nome è quello di Stefano Tozzi, vicino a Fabio Rampelli) e alcuni parlamentari, tra questi Maddalena Morgante. Il partito sta stringendo soprattutto sulle candidature femminili. La campagna elettorale sarà comunque basata sulla premier che considera le Europee «la battaglia delle battaglie».

Ancora diversi punti interrogativi anche nella Lega che nella scorsa legislatura ha portato in Europa una pattuglia numerosa e che ora sarà costretta a restringere la squadra. Da qui le polemiche dei giorni scorsi, con gli “ex lumbard” Gianmarco Centinaio e Riccardo Molinari che vogliono dare la precedenza ai militanti storici. Ad esempio l’eurodeputata uscente Susanna Ceccardi che sarà candidata al centro. Qualche malumore c’è stato anche per il via libera al Meridione all’ex azzurro Aldo Patriciello ma è soprattutto la presenza, ormai certa, del generale Vannacci a dividere il partito. Con i presidenti di Regione schierati per il no. «Allora si candidino loro», spiega un fedelissimo di Salvini. Il segretario è comunque “blindato”, il suo ruolo nel partito non dipenderà dalle Europee, hanno affermato il vicesegretario Andrea Crippa e il sottosegretario Claudio Durigon. Quest’ultimo ieri dopo aver difeso il vicepremier («Il post-Salvini non esiste proprio, non scherziamo») ed escluso qualsiasi accordo con Totò Cuffaro, ha annunciato alcuni candidati nel collegio Isole: il nome “nuovo” è quello di Ester Bonafede, frutto dell’intesa con l’Udc di Lorenzo Cesa.

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